La lotta all'evasione e le dimissioni del ministro della Giustizia rumeno. Le notizie del giorno, in breve
Tutto quello che è successo giovedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni
DALL'ITALIA
Consulta, ballottaggio non garantisce rappresentatività. La Corte ha pubblicato le motivazioni della sentenza dichiarava incostituzionali parti della legge elettorale. Secondo quanto si legge la decisione è volta a “garantire maggioranze parlamentari omogenee”. Secondo i giudici una soglia del 40 per cento non è “irraggiungibile”
Gentiloni a Londra dalla May. “Abbiamo un interesse reciproco nel rassicurare i concittadini italiani che vivono nel Regno Unito e britannici che vivono in Italia sul fatto che i loro diritti acquisiti saranno rispettati”.
“Non c’è alcun invito al presidente Putin a partecipare al vertice di Taormina”. Lo ha detto ieri il premier Gentiloni.
La reperibilità in caso di malattia di dipendenti pubblici e privati sarà identica: “Non ha senso che ci siano differenze” (quattro ore per i privati, sette per il pubblico). Lo ha detto il presidente dell’Inps, Tito Boeri.
Recuperati 19 miliardi dall’evasione fiscale nel 2016 secondo i risultati dell’Agenzia delle entrate. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan: “Il governo non strizza l’occhio agli evasori ma agli onesti, senza approcci punitivi”.
Scontri all’università di Bologna. Gli agenti in tenuta antisommossa hanno sgomberato ieri la biblioteca di Lettere, occupata dagli studenti dei collettivi.
Borsa di Milano. FtseMib +0,94 per cento. Differenziale tra Btp-Bund a 186 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,06 sul dollaro*
DAL MONDO
Lungo incontro tra Merkel e Draghi sui rischi europei. La cancelliera tedesca e il presidente della Bce hanno parlato ieri per oltre due ore a Berlino. Durante l’incontro Merkel ha spiegato il suo progetto di un’Europa non a “due velocità”, ma a “più velocità”. In cambio del sostegno di Draghi, la cancelliera avrebbe promesso di attenuare le dure critiche tedesche contro la politica monetaria della Bce. Secondo fonti locali sarebbe stata Merkel a chiamare Draghi a Berlino, per mettere a punto un’“alleanza” e una strategia comune contro le tensioni europee per le tornate elettorali a rischio in Europa e l’effetto Trump.
Trump avrebbe condannato un trattato di non proliferazione nucleare durante la sua telefonata con Putin a fine gennaio. Il trattato è il New START, firmato da Obama, che prevede la riduzione a 1.550 testate nucleari per ogni arsenale. Secondo fonti Reuters, durante una pausa della telefonata Trump avrebbe chiesto a un consigliere di quale trattato si stesse parlando.
Il giudice designato per la Corte suprema, Neil M. Gorsuch, ha definito “demoralizzanti” le accuse di Trump ai giudici.
Salam Fayyad nuovo inviato Onu per la Libia. Il segretario generale Guterres ha scelto l’ex primo ministro palestinese al posto del tedesco Martin Kobler.
Cattiva trimestrale per Twitter, che ha mancato le attese di crescita, nonostante le speranze nell’“effetto Trump”.
Si dimette il ministro della Giustizia rumeno dopo le proteste di piazza contro la nuova legge (ritirata) sulla corruzione.
*L'articolo pubblicato sul giornale riportava erroneamente un cambio di 1,6 tra euro e dollaro. Questa versione online è stata corretta in redazione con il dato esatto dell'1,06 alle ore 9,30 di venerdì 10 febbraio. Ringraziamo i lettori per la segnalazione.
generazione ansiosa