Il terremoto ha causato danni per 23,5 miliardi, dice la Protezione civile
I dati sono stati trasmessi a Bruxelles per attivare il Fondo di solidarietà dell'Unione europea a sostegno dei paesi membri colpiti da catastrofi naturali
Ammontano a oltre 23 miliardi di euro i danni causati dai terremoti che dal 24 agosto scorso hanno interessato Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. La Protezione civile, che ha comunicato i dati a Bruxelles per attivare il Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE) a sostegno dei paesi membri colpiti da catastrofi naturali, per la precisione parla di 23,53 miliardi. Di questa cifra, comprensiva delle integrazioni delle Regioni dopo il sisma del 18 gennaio, 12,9 miliardi si riferiscono ai danni agli edifici privati e 1,1 miliardi a quelli pubblici.
La stima riguarda i danni diretti che hanno interessato edifici, infrastrutture, raccolti, ma anche industrie e imprese, il patrimonio culturale, le reti di distribuzione dell’energia, del gas e dell’acqua. Quei 23,53 miliardi, poi, comprendono i “costi eleggibili”, sostenuti dallo stato per far fronte all’emergenza: nella voce sono inclusi il ripristino delle funzionalità delle infrastrutture e degli impianti nei settori dell’energia, dell’acqua, delle acque reflue, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanità, dell’istruzione, degli alloggi provvisori e dei servizi di soccorso rivolti alla popolazione colpita, per la messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione e per la protezione del patrimonio culturale, nonché per il ripristino delle zone danneggiate.
L’Italia aveva presentato la richiesta di attivazione del Fondo lo scorso 16 novembre fornendo una prima stima dei danni e dei costi calcolati fino al 25 ottobre 2016; a causa del protrarsi dell’emergenza, il dipartimento della Protezione civile si era riservato di integrare la documentazione. Nella prima parte del dossier erano stati stimati danni e costi pari a 7,056 miliardi, di cui 4,9 riferiti ai danni agli edifici privati e 350 milioni agli edifici pubblici. Inoltre, secondo l’analisi effettuata in collaborazione con il ministero dei Beni culturali e del Turismo, i danni al patrimonio culturale ammontavano a oltre 541 milioni di euro.
La Commissione europea il 29 novembre 2016 ha concesso l’anticipo massimo consentito sul contributo finanziario del Fondo per sostenere le operazioni di emergenza e recupero nei territori interessati per un importo di 30 milioni di euro. La seconda parte del fascicolo, per il periodo compreso dal 26 ottobre 2016 a oggi, ha evidenziato un notevole aggravamento, con danni e costi pari a 16,47 miliardi, di cui 8 miliardi si riferiscono ai danni agli edifici privati e 750 milioni agli edifici pubblici. È stato inoltre rilevato un incremento dei danni al patrimonio culturale pari a 2,5 miliardi.
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