Fermate Zuccaro
Il procuratore presenta un manifesto del giustizialismo: le accuse senza prove
Sulla faccenda dei presunti legami, della “collusione”, del fiancheggiamento o addirittura dei finanziamenti tra trafficanti di migranti e ong non ci sono prove. E ora ne abbiamo le prove. L’ha confermato il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, che da tempo attraverso interviste su giornali e tv ha alzato questo polverone. Nell’attesissima audizione davanti alla commissione Difesa del Senato Zuccaro ha ribadito le proprie impressioni sui rapporti tra ong e scafisti a partire dal fatto che secondo lui “negli organici delle ong ci sono profili non proprio collimanti con quelli dei filantropi”.
Cosa voglia dire non si sa, ma è una delle sue tante esternazioni che includono considerazioni sulla politica estera e migratoria che non hanno a che fare con un’inchiesta, che neppure esiste.
“Non posso muovere accuse, lo farò se avrò le prove, ma in questo momento non ce le ho. Sarei molto contento di essere smentito”. Ma come si fa a smentire chi non può affermare nulla perché non ha nessuna prova? Non si sa. E le accuse non esistono perché basate su rapporti dei servizi segreti inutilizzabili in un processo, come il magistrato aveva fatto credere? No, i report degli 007 non esistono: “Non ho chiesto ai servizi d’intelligence di avere dei dati, perché non li potrei usare”, le fonti delle sue elucubrazioni “vengono da Frontex e dalla Marina militare” e “anche da internet”. Infine i fantomatici finanziamenti dei trafficanti alle ong sono “solo ipotesi che non hanno alcun riscontro”. Quindi tranquilli, non è successo nulla. Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri ha detto che “Zuccaro è una delle persone più serie che ci siano in magistratura”. Forse è questa affermazione che lascia preoccupati, uno s’immagina il resto.