Sul posto vigili e polizia

Due esplosioni a Roma davanti alle poste di via Marmorata

Redazione

Gli ordigni, attivati con un timer, erano posizionati tra due macchine nel parcheggio laterale dell'ufficio postale. Si indaga sulla pista anarchica ma non si esclude alcuna ipotesi. Le foto

Due ordigni rudimentali sono esplosi questa mattina tra due macchine in un parcheggio laterale dell'ufficio postale di via Marmorata a Roma. Gli ordigni sarebbero stati attivati con un timer, posto in una scatola di plastica con dentro due bottiglie con liquido infiammabile. L'esplosione è avvenuta poco distante dall'ingresso riservato a chi deve ritirare delle raccomandate in giacenza o prelevare al bancomat. Una zona piuttosto isolata che spinge gli inquirenti a pensare che, in realtà, si sia trattato solo di un “atto dimostrativo”. Che comunque ha spaventato, e non poco, le persone che si trovavano in zona. 

 

I testimoni raccontano che le due esplosioni si sono sentite poco dopo le 9. “La prima - raccontano al bar che si trova proprio all'angolo tra via Marmorata e largo Manlio Gelsomini - è stata più contenuta, la seconda fortissima. C'erano pochissime persone, solo una signora che è rimasta piuttosto scossa”.

 

 

Sul posto sono arrivati subito i vigili del fuoco (esattamente di fronte all'ufficio postale si trova un distaccamento) quindi gli artificieri, i carabinieri, la polizia municipale, la polizia scientifica. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo. C'è un testimone che viene sentito dagli investigatori e sono al vaglio le immagini delle telecamere poste nel parcheggio per individuare chi ha piazzato l'ordigno. L'ipotesi più accreditata è quella che si sia trattato di un'azione di matrice anarchica. Il tipo di ordigni e l'obiettivo, le Poste, già in passato oggetto di azioni analoghe, fanno propendere per questa pista, ma nulla viene escluso a priori.

 

 

“Abbiamo sentito lo scoppio perché la nostra sede è qui vicino e siamo giunti immediatamente sul posto - racconta all'Adnkronos uno dei vigili del fuoco intervenuti - Abbiamo utilizzato anche un estintore perché si era sviluppata una fiammella. Lo scoppio non ha fatto danni, né provocato feriti ma è chiaramente un atto intenzionale. Spetterà agli organi inquirenti accertare quanto avvenuto". 

Pochi minuti dopo l'esplosione c'è stato un falso allarme bomba davanti la sede Fao al Circo Massimo, non lontano da via Marmorata. Erano stati segnalati due involucri vicino al cancello della Fao. La polizia ha accertato che si trattava di sacchetti di sabbia utilizzati per l'edilizia.

Di più su questi argomenti: