Una donna rende omaggio alle vittime davanti alla Manchester Arena questa mattina (Foto LaPresse)

Identificato l'uomo che si è fatto esplodere. Cosa sappiamo dell'attentato di Manchester

Redazione

Un ordigno è esploso nel foyer della Manchester Arena al termine del concerto di Ariana Grande. Almeno 22 morti (tra cui una bimba di 8 anni) e 59 feriti. La polizia ha confermato che si tratta di un atto di terrorismo suicida compiuto da un giovane di 23 anni, Salman Abedi. Diversi i falsi allarmi per sospetti pacchi bomba

[articolo aggiornato alle 18,48] Erano circa le 22,30 di ieri sera (ora locale) quando un attentatore suicida si è fatto scoppiare al termine del concerto della pop star Ariana Grande, uccidendo almeno 22 persone e ne ha ferite almeno 59 alla Manchester Arena di Manchester, Regno Unito. Tra le vittime c'è anche una bimba di soli 8 anni, Saffie Roussos di Lancashire. 12 tra i feriti hanno meno di 16 anni, ha dichiarato il capo della polizia della città inglese, Ian Hopkins. Gli inquirenti fanno sapere che al momento sarebbero 12 i dispersi.

 

Lo Stato islamico ha rivendicato la strage ma non ha fatto alcun riferimento all'identità dell'attentatore suicida. La rivendicazione è avvenuta sul consueto canale usato dal Califfato, Amaq: in un primo momento il messaggio affermava che era stata "un'unità" composta da più combattenti a fare esplodere la bomba di Manchester. In un secondo momento l'annuncio è stato corretto, dicendo che è stato "un combattente" a compiere l'attentato. La polizia ha confermato che si tratta di Salman Abedi, 23 anni, già conosciuto dalle autorità britanniche prima dell'attacco ma considerato “inoffensivo”.

 

 

“Ha agito da solo – ha spiegato il capo della polizia – e riteniamo che fosse in possesso di un ordigno improvvisato, che ha detonato, causando questa atrocità. Resta da capire se avesse complici o fosse parte di una rete”. Hopkins ha assicurato che l'attentatore è morto durante l'attacco e ha esortato la stampa a non “fare speculazioni sulla sua identità o fare circolare nomi. Questa è un'inchiesta complessa e ampia ancora in corso”. “La nostra priorità è di lavorare insieme all'antiterrorismo nazionale e alle agenzie di intelligence per stabilire più dettagli sull'individuo che ha condotto l'attacco”. Verso mezzogiorno e mezzo la polizia ha reso noto che un ragazzo di 23 anni è stato arrestato in quanto coinvolto nell'attentato. 

 

 

 

La dinamica di quanto accaduto è stata confermata dalle autorità (la prima ipotesi investigativa era quella della deflagrazione di una bomba farcita di chiodi), che da subito aveva parlato di un atto di terrorismo. Gli inquirenti hanno confermato che l'esplosione – in un primo momento si era parlato di due – è avvenuta nella zona del foyer, non lontano dalle biglietterie, subito fuori dall’area degli spalti.

 

 

La premier Theresa May ha annunciato di aver deciso di sospendere la campagna per le elezioni anticipate in calendario il prossimo 8 giugno. Poi, dopo aver presieduto una riunione del comitato d'emergenza Cobra, ha parlato alla nazione da Downing street. “La polizia e i servizi britannici - ha spiegato - ritengono di conoscere l'identità dell'attentatore, ma al momento non è possibili rivelarla. Al momento l'attentato sembra essere stato messo a segno da un unico uomo, ma dobbiamo capire se esistono dei complici. Le indagini continuano”.

 

“Sappiamo - ha aggiunto - che il terrorista ha fatto esplodere l'ordigno davanti a una delle uscite dell'arena, scegliendo deliberatamente il luogo e il momento al fine di causare il numero massimo di vittime, tra le quali numerosi bambini e ragazzi. È stato un attacco terribile e senza alcuna pietà. Tutti gli attacchi sono terribili, ha aggiunto il premier britannico, ma quello di Manchester è “orribile, disgustoso e vigliacco. I terroristi non vinceranno mai. I nostri valori prevarranno”.

 

Quello di ieri sera è il peggiore attentato nel Regno Unito dal 7 luglio del 2005 quando una serie coordinata di attacchi suicidi, portati a compimento da 4 terroristi islamici britannici, uccise 52 persone e ne ha ferite 700.

L'attentato non è stato rivendicato, ma su profili non ufficiali e siti vicini allo Stato islamico si è inneggiato all'attentatore e festeggiato per la carneficina, considerata "una rappresaglia ai raid britannici in Siria". 

 

Via Twitter così Ariana Grande ha commentato quanto accaduto ieri notte: “Sono distrutta, dal profondo del mio cuore. Mi dispiace così tanto. Non ho parole”.

 

L'allarme bomba al Arndale shopping center – Verso mezzogiorno un'altra esplosione è stata sentita all'interno del centro commerciale Arndale di Manchester. Secondo quanto riportano i media inglesi gli artificieri avrebbero fatto brillare una borsa sospetta. Lo shopping center è stato riaperto. In mattinata altri due falsi allarmi avevano fatto evacuare la stazione di Victoria a Londra e il volo Londra-Dubai.

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