La fiducia sulla manovra e lo scontro Trump-Germania. Le notizie del giorno, in breve
Tutto quello che è successo martedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni
In Italia
“Se rinviata a giudizio non mi dimetterò”, dice Virginia Raggi. Il sindaco di Roma testimonierà al processo che vede Raffaele Marra e Sergio Scarpellini imputati per corruzione. Raggi è stata inserita nella lista dei testimoni a difesa di Marra. Riguardo alle dimissioni dalla carica di primo cittadino nel caso arrivasse un rinvio a giudizio, Raggi ha detto che “stiamo parlando di una cosa che non è attuale, e comunque penso di no”.
Posta la fiducia sulla manovra, che sarà votata domani alle 17.30 a Montecitorio. Il voto finale è previsto entro le 12 di giovedì 1 giugno. Poi toccherà al Senato.
“Sotto i cicli elettorali, in Italia ma anche negli altri paesi, è molto difficile fare dei cambiamenti”, ha detto il ministro dell’Economia Padoan partecipando a un convegno sul futuro dell’Europa.
Previsti 5-6 mila esuberi all’Ilva secondo i piani presentati dalle due cordate interessate al colosso industriale. Per i sindacati, le cifre sono “inaccettabili”.
Borsa di Milano. FtseMib +0,15 per cento. Differenziale Btp-Bund a 188 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,11 sul dollaro.
Nel mondo
Si dimette il capo della comunicazione della Casa Bianca. Mike Dubke ha dato le sue dimissioni dopo essere stato scelto dall’Amministrazione Trump a marzo per ridare slancio alla strategia mediatica del presidente. Secondo i media americani queste dimissioni segnano l’inizio di cambiamenti profondi dentro al team Trump.
Sventato un sospetto attacco a Berlino. Le autorità dello stato di Brandeburgo hanno detto di aver arrestato un richiedente asilo di 17 anni che pianificava un attentato suicida. La polizia non ha confermato.
Più di 30 morti e quasi 100 feriti,in gran parte civili, in due differenti attacchi esplosivi ieri a Baghdad. Lo Stato islamico li ha rivendicati entrambi.
Continua lo scontro Trump-Germania. Il presidente americano ha criticato le politiche commerciali e militari di Berlino, attirandosi dal socialdemocratico Martin Schulz l’accusa di essere un “distruttore dei valori occidentali”.
È morto Manuel Noriega. L’ex dittatore di Panama aveva 83 anni.
Politicamente corretto e panettone
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Una luce dietro il rischio