A Torino si cerca un gruppo di tifosi: avrebbero generato il caos che ha ferito 1.500 persone
Per la procura l'onda che ha travolto migliaia a Piazza San Carlo si è scatenato "attorno alle 22,15, all’altezza dei civici 195-197, alla destra del maxischermo". IL VIDEO. Almeno due gli interrogati. Polemiche contro il sindaco Appendino
[articolo aggiornato alle 11,38] Due giorni dopo l'incidente che, in piazza San Carlo a Torino, ha provocato oltre 1.500 feriti (di cui tre in condizioni gravi: un bambino di origini cinesi, di 7 anni, e due ragazze) durante la trasmissione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, ecco cosa sappiamo:
Il caos a Piazza San Carlo si è scatenato "attorno alle 22,15, all’altezza dei civici 195-197, alla destra del maxischermo". Da lì, secondo gli inquirenti, sono partite le due ondate di panico che hanno travolto e ferito migliaia di persone. Una o due esplosioni, probabilmente di alcuni petardi, ma le testimonianze sono contrastanti (e in molti hanno escluso di aver sentito uno scoppio), hanno provocato il fuggi fuggi generale che ha travolto gran parte dei tifosi: in molti sono stati travolti e si sono feriti sulle bottiglie che si trovavano per terra. Gli investigatori della Digos di Torino nella notte avevano individuato e interrogato alcuni ragazzi che si trovavano in quella porzione di piazza, ma sono stati tutti scagionati.
Torino, il momento in cui si scatena il panico in piazza San Carlo
Al momento il fascicolo aperto dalla procura di Torino è contro ignoti, e non ha ipotesi di reato, come confermato dallo stesso procuratore capo Armando Spataro: "Stiamo cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti". Sono centinaia i video che le forze dell'ordine stanno esaminando per capire quanto è successo sabato notte, come centinaia sono le testimonianze contraddittorie fornite da chi era in piazza a guardare la partita.
"Benché le indagini siano tuttora in fase di sviluppo - scrive la Digos - un’ipotesi emersa dalla ricostruzione dei fatti potrebbe far ritenere che l’improvviso movimento di massa di persone sia stato provocato dalla esplosione di un piccolo petardo e dal comportamento di qualcuno che avrebbe creato panico tra gli spettatori".
"Moltissimi feriti hanno riportato lesioni per colpa dei vetri e questo si sarebbe potuto evitare", ha spiegato ieri l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta. L'elevato numero di feriti, secondo l'opposizione, è stato infatti dovuto all'organizzazione confusionaria dell'evento da parte della giunta Appendino. L'ordinanza comunale predisposta in vista delle proiezioni in piazza della finale di Champions, infatti stabiliva soltanto la chiusura delle strade e la modifica della viabilità della zona, non accennando al divieto di portare in piazza bottiglie di vetro oppure il divieto di vendita nei bar della piazza e in quelli limitrofi. Il sindaco, uscendo dalla riunione in Prefettura, si è limitata a dire: "Pensiamo alle persone ferite".