Rinviati a giudizio 5 carabinieri per la morte di Cucchi
Tre di loro sono accusati di omicidio preterintenzionale. Decade per prescrizione l'accusa di abuso di autorità
Il gup Cinzia Parasporo ha rinviato a giudizio cinque carabinieri per il pestaggio subìto da Stefano Cucchi, il 33enne arrestato il 16 ottobre 2009 e deceduto 6 giorni dopo all'ospedale Sandro Pertini per le gravi lesioni riportate. Il giudice ha accolto le accuse formulate dal pm Giovanni Musarò e tre dei carabinieri devono rispondere di omicidio preterintenzionale. Il processo avrà inizio il 13 ottobre davanti alla terza corte d'assise.
Il gup ha disposto il non luogo a procedere, per intervenuta prescrizione, del reato di abuso di autorità che era contestato ai carabinieri Alessio Di Bernardo, Raffaele D'Alessandro e Francesco Tedesco. "Finalmente i responsabili della morte di mio fratello, le stesse persone che per otto anni si sono nascoste dietro le loro divise, saranno chiamati a rispondere di quanto commesso", ha commentato Ilaria Cucchi, sorella di Stefano.
I cinque, i militari scelti Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro e il vicebrigadiere Francesco Tedesco, erano stati sospesi dal loro incarico lo scorso febbraio. Per i primi due, la decisione è stata presa dal comando generale dell’Arma, mentre per Tedesco, di grado superiore rispetto ai colleghi, la sospensione arriva per mano del ministero della Difesa.
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