Per Bolzaneto Strasburgo condanna l'Italia
"Nel 2001 fu tortura", dice la Corte dei diritti dell'uomo. Tra danni morali e risarcimento delle spese processuali, i ricorrenti riceveranno più di 3 miliardi e mezzo
Secondo la Corte di Strasburgo nella caserma di Bolzaneto durante la notte tra il 20 e il 22 luglio 2001 furono commessi "atti di tortura e comportamenti inumani e degradanti" nei confronti dei manifestati arrestati e trattenuti nella caserma, prima di essere smistati nelle carceri. Per i giudici di Strasburgo gli episodi di violenza da parte della polizia a margine del G8 di Genova violano l'articolo 3 della Convenzione europea sui diritti umani. E' per questo motivo che la Corte ha condannato l'Italia a risarcire le 59 persone che si sono rivolte al tribunale europeo, per un totale di 3,52 miliardi di euro.
In una sentenza pubblicata oggi, i giudici di Strasburgo hanno affermato che i ricorrenti sono stati sottoposti ad abusi fisici, verbali e psicologici mentre si trovavano in una situazione particolarmente vulnerabile a causa della loro detenzione da parte della polizia, come già stabilito in modo dettagliato dai tribunali nazionali. Allo stesso tempo però hanno stabilito che, a causa della mancanza del reato di tortura nella legge italiana all'epoca degli eventi, nessuna delle persone ritenute responsabili ha ricevuto una punizione adeguata. La sentenza ricorda infatti che le accuse di violenza erano cadute in prescrizione, sottolineando la scarsa cooperazione della polizia nell'individuare i responsabili, la cui identificazione era resa complicata dal fatto che le persone detenute in quei giorni a Bolzaneto non avevano visto in faccia gli agenti che li hanno percossi. Inoltre la Corte europea ricorda che su 45 persone coinvolte nelle indagini, solo per otto c'era stata la conferma della condanna da parte della Cassazione, ma di questi "nessuno ha poi trascorso un solo giorno in carcere".
Lo scorso aprile il governo italiano aveva trovato un accordo con sei persone coinvolte nelle torture di Genova, riconoscendo loro 45 mila euro ciascuno per danni morali, materiali e spese processuali.
Qui avevamo scritto di Genova e del G8