L'"onda nera" è una bufala
L’orrenda aggressione a Repubblica e quella rischiosa profezia che si auto avvera
Più che un’“onda nera”, la spedizione di Forza Nuova contro Repubblica, grave in sé, certo, è uno schizzetto nero. Una decina di militanti mascherati si sono presentati sotto la sede del giornale, armati di un paio di bandiere di partito, hanno esposto uno striscione con la scritta “Boicotta Repubblica e L’Espresso”, hanno letto una “dichiarazione di guerra” al giornale e lanciato un paio di fumogeni contro i dipendenti del gruppo editoriale che hanno reagito alla provocazione. Il proclama del gruppetto neofascista è delirante, accusa “il Gruppo De Benedetti” di essere “agli ordini di Soros, Renzi e Boldrini” e di essere “la voce di chi sta attuando il genocidio del popolo italiano”.
Da #Roma parte la campagna di boicottaggio
— Forza Nuova (@ForzaNuova) 6 dicembre 2017
contro Gruppo #Espresso - #Repubblica@ForzaNuovaRoma pic.twitter.com/0BijpKvS9M
La “spedizione” ha suscitato l’immediata solidarietà da parte di tanti tra colleghi, politici e figure istituzionali – ai quali naturalmente si associa questo giornale – in nome della difesa della libertà di stampa e dei valori democratici. Premessa questa dovuta e sincera condanna, ci sarebbe da aggiungere che esagerare con “l’emergenza fascista” potrebbe essere controproducente. Il gruppetto di skinhead a Como, l’esposizione di una bandiera del Reich in una caserma e altre notizie di cronaca sono segnali preoccupanti, ma non un’“onda nera” che travolge il paese. Enfatizzando troppo, infatti, si rischia davvero che l’onda fascista diventi una specie di profezia che si autoalimenta. In fondo, la squadraccia fascista sotto alla redazione di Repubblica era di numero esiguo, ed è evidente che una fazione in declino come Forza Nuova sia in cerca di visibilità per recuperare terreno su CasaPound. Di solito gli allarmi tipo “i pitbull che ammazzano i bambini” sono gli stessi media a crearli. Sulle cose della politica, politica e media devono vigilare. Ma con cautela.
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