La Capitale del turismo non è la Capitale
Milano supera Roma tra le città più visitate. Raggi scommette su un non piano
Ieri a Davos Mastercard ha reso nota la sua classifica delle città più visitate al mondo. Per la prima volta Milano supera Roma, posizionandosi al quattordicesimo posto in graduatoria, tre gradini più in alto della capitale. Sempre ieri, Virginia Raggi ha presentato i risultati ottenuti nel settore del turismo nei suoi diciannove mesi in Campidoglio. Aumentano le presenze (del 2,6 per cento) e cresce anche il numero dei turisti stranieri, che arrivano principalmente da Stati Uniti, Giappone e Spagna. Ma il vero fiore all’occhiello secondo il sindaco, è il 4,9 per cento in più di presenze negli alberghi a 5 stelle. Un dato che all’amministrazione basta per parlare di “turismo di qualità”.
Per fare un confronto, a Milano le presenze sono cresciute del 10,3 per cento durante lo scorso anno, mentre gli arrivi nelle strutture a 5 stelle sono stati quasi 400 mila (nel 2016) contro i 71,5 mila di Roma (nel 2017). D’altra parte se cambia la ricetta, cambia anche il risultato. Mentre a Roma “la visione” del Campidoglio va nella direzione di “mettere a sistema” le iniziative dei singoli municipi, tra festival del gelato e festa delle botteghe storiche. A Milano si organizzano le Week, le settimane a tema, dal design al cibo, che puntano a intercettare turisti interessati a seguire determinati eventi anche per più giorni. Un modo per fare crescere il numero di notti trascorse in città, proprio quello che non succede a Roma, dove le associazioni di categoria sono preoccupate dal fatto che i turisti si trattengono poco, in media 2,3 notti, contro una media nazionale di 2,97 nel 2016. L’amministrazione lo sa, ha detto ieri Raggi, e lavorerà per invertire la tendenza, anche se ancora non si sa come.
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