Il M5s vuole la presidenza della camera e Riad minaccia Teheran sull'atomica. Le notizie del giorno in breve
Tutto quello che è successo giovedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni
DALL'ITALIA
Il M5s vuole la presidenza della camera dei deputati. “Ci spetta, come partito che ha vinto le elezioni”. Così i capigruppo Giulia Grillo e Danilo Toninelli, dopo l’avvio degli incontri con le altre forze politiche. “Abbiamo riscontrato un’apertura da parte di Pd e Lega sul metodo, le nomine devono essere slegate dalla formazione del governo”, hanno aggiunto.
Per Matteo Salvini si può fare una nuova legge elettorale in una settimana. “Basta applicare un premio di maggioranza per la coalizione vincente”, ha precisato il leader della Lega.
“Bisogna avere fiducia nel paese”, sostiene il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. “Serve serietà e coraggio perché senza di essi non si dà un futuro”, è l’opinione del premier.
Elliott vuole cambiare il cda di Tim chiedendo la revoca di sei manager di Vivendi. Tra questi c’è il presidente De Puyfontaine, ad della compagnia francese.
L’Ue rimanda la decisione su Ilva al 23 maggio. Oggi il gruppo ArcelorMittal ha offerto le concessioni per dissipare i dubbi dell’Antitrust europea.
C’è il via libera a Mediapro sui diritti tv della serie A nel triennio 2018-2021. Lo ha deciso ieri l’Antitrust.
L’utile di Generali supera i 2 miliardi nel 2017, in rialzo dell’1,4 per cento.
Borsa di Milano. FtseMib +1,1 per cento. Differenziale Btp-Bund a 132 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,23 sul dollaro.
DAL MONDO
Christine Lagarde ha espresso preoccupazione per i dazi su acciaio e alluminio annunciati dagli Stati Uniti. Il direttore generale del Fmi ha detto di temere una più ampia escalation delle misure protezioniste: “La storia mostra che le guerre commerciali non solo fanno male alla crescita, ma non si possono vincere”.
Ci saranno nuovi colloqui sull’Irlanda. Gran Bretagna e Ue hanno acconsentito a dare inizio a un mese di intensi negoziati per risolvere la questione della frontiera irlandese.
Bratislava ha un nuovo primo ministro, è Peter Pellegrino, vice dell’ex premier Robert Fico che ha formalizzato le sue dimissioni ieri mattina.
Riad minaccia Teheran sull’atomica. Il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, ha detto: “Se l’Iran svilupperà la bomba atomica noi faremo velocemente lo stesso”.
I civili abbandonano la Goutha orientale. E’ il primo esodo di massa da quando nell’enclave continua l’avanzata delle truppe governative siriane.
Mosca caccerà alcuni diplomatici britannici in risposta all’espulsione da parte di Londra di 23 membri del corpo diplomatico russo.
Toys R Us chiude i suoi punti vendita. Il colosso dei giocattoli ha 700 negozi negli Stati Uniti. A rischio 33.000 posti di lavoro.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio