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Il rinvio del Def e la sparatoria in un'università turca. Le notizie del giorno, in breve

Redazione

Tutto quello che è successo giovedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni

DALL'ITALIA

 

Ipotesi Rinvio del Def di due o tre settimane, rendono noto fonti di Palazzo Chigi. La decisione è il risultato di colloqui in corso tra governo, presidenti delle Camere e leader dei partiti. La logica è di lasciare al nuovo governo la presentazione del Documento di programmazione economica e finanziaria. Un rinvio è considerato anche dalla Commissione europea.


 

Nuova lista di Vivendi per l’assemblea Tim del 4 maggio. Solo due novità sui dieci nomi proposti: Giuseppina Capaldo e Michele Valensise.


 

No alla libertà per Dell’Utri, ha deciso la Corte europea dei diritti dell’uomo, respingendo l’istanza presentata dai suoi avvocati.

Si è costituito Giuseppe Scopelliti, ex sindaco di Reggio Calabria ed ex governatore regionale condannato definitivamente a 4 anni e 7 mesi di carcere per falso in atto pubblico.


  

Borsa di Milano. FtseMib +2,35 per cento. Differenziale Btp-Bund a 125 punti. L’euro chiude stabile a 1,22 sul dollaro.

  

DAL MONDO

  

Il tribunale tedesco libera Carles Puigdemont. Il tribunale territoriale dello Schleswig-Holstein ha scartato il reato di ribellione per l’ex presidente catalano, e l’ha lasciato in libertà su cauzione mentre studia l’applicazione dell’accusa di malversazione.


 

“Inaccettabile” l’uso di dati di europei, dice la Commissione Ue, che ha aperto un’indagine sul caso Cambridge Analytica.
Per Mark Zuckerberg nello scandalo sono stati utilizzati 87 milioni di account.


 

Lula dovrà andare in prigione. La Corte suprema del Brasile ha respinto il ricorso dell’ex presidente che potrebbe essere arrestato nei prossimi giorni.


 
Oggi l’America imporrà nuove sanzioni contro oligarchi russi in risposta alle intromissioni elettorali e all’attacco con nervino in Uk. Lo riportano i media americani.


 

Quattro morti in un’università in Turchia. Un uomo ha ucciso 4 accademici della Osmangazi University nella città di Eskisehir perché riteneva fossero gulenisti.

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