EasyJet guarda ad Alitalia e il Labor israeliano rompe con Corbyn. Le notizie del giorno in breve
Tutto quello che è successo martedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni
DALL'ITALIA
“Dobbiamo evitare la nascita di un governo tra Lega e M5s”, afferma Dario Franceschini all’assemblea dei parlamentari del Pd. “Non basta assistere a quello che avviene”, spiega il ministro del Beni culturali. “Non possiamo immaginare la strada proposta da Di Maio, la sua è una logica irricevibile. Denunciare questo non significa essere indifferenti a quello che accade”. Lo ha detto Maurizio Martina, reggente del Partito democratico. Il Quirinale ha convocato il secondo turno di consultazioni, fissato per giovedì e venerdì prossimi.
La produzione industriale cresce del 2,5 per cento a febbraio rispetto al 2017. Cala invece di mezzo punto rispetto a gennaio 2018. Lo rivela l’Istat, spiegando che nelle media del trimestre dicembre 2017-febbraio 2018 la produzione è salita dell’1,4 per cento rispetto al trimestre precedente.
Il tutor sarà immediatamente sostituito con un sistema diverso da quello attuale. Lo rende noto Autostrade per l’Italia, dopo la decisione della Corte d’Appello di Roma che ha stabilito che i tutor ora in uso costituirebbero una forma di violazione del brevetto della Craft.
EasyJet punta ad Alitalia ristrutturata, presentando “una manifestazione d’interesse rivista” insieme a “una cordata”, ma solo a fronte della ristrutturazione dell’ex compagnia di bandiera.
Borsa di Milano. Ftse-Mib +0,52 per cento. Differenziale Btp-Bund a 127,8 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,23 sul dollaro.
DALL'ESTERO
Mark Zuckerberg ha testimoniato davanti al senato degli Stati Uniti per spiegare in che modo il suo social network gestisce i dati degli utenti. Domani testimonierà davanti alla Commissione dell’Energia e commercio della Camera.
Il Labor israeliano rompe con Corbyn. Avi Gabbay, uno dei maggiori oppositori del premier Natanyahu e capo del partito di centrosinistra, ha affermato che interromperà i rapporti con il leader britannico ma non con il partito laburista.
Volkswagen rivoluziona i vertici. In una nota pubblicata sul suo sito, il gruppo tedesco ha comunicato che intende cambiare il board. Secondo indiscrezioni il ceo Matthias Mueller potrebbe essere sostituito da Herbert Diess, ad del marchio principale.
Orbán per “un’Ue di stati indipendenti e contro gli Stati Uniti d’Europa”. Il presidente ungherese ha promesso che il suo partito Fidesz si opporrà all’idea di una maggiore integrazione tra stati membri.
Yulia Skripal ha lasciato l’ospedale. La ragazza è stata avvelenata insieme al padre, l’ex spia russa Sergei Skripal, con un agente nervino a Salisbury.
Il Sudan libererà i prigionieri politici. La scarcerazione è stata ordinata dal presidente Omar al Bashir.
E’ a rischio la pace con le Farc in Colombia dopo l’arresto per traffico di droga di Jesus Santrich, uno dei leader dei ribelli.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio