Ci sono i fantasmi a Stonehenge?
Il cerchio di megaliti si è illuminato di blu per il World Heritage Day. Cent'anni fa il sito archeologico veniva donato ai cittadini del Regno Unito da Sir Cecil Chubb
Stonehenge nel Wiltshire è stat illuminata dall'artista finlandese Kari Kola
Sir Cecil Chubb nel maggio 1926 a bordo del transatlantico RMS Aquitania
L'occasione è la Giornata mondiale del patrimonio Unesco e come parte delle attività per celebrare i 100 anni di "cura e conservazione" del monumento preistorico.
Non sono i fantasmi, gli alieni e nemmeno i russi. Secondo la radio britannica Spire Fm, un gran numero di persone si è messa in contatto con l'emittente locale per sapere cosa stava succedendo a Stonehenge, dove avevano visto dei raggi di luce accendersi attorno al cerchio di pietre più famoso del mondo, prima del sorgere del sole. In realtà si tratta di uno spettacolo di luci dell'artista finlandese Kari Kola, organizzato per celebrare la Giornata mondiale del patrimonio Unesco. Quest'anno è un anniversario importante per Stonehenge: cento anni fa, nel 1918, l'avvocato Cecil Chubb e sua moglie Mary lo regalarono alla nazione. Un programma di restauro iniziò quasi immediatamente, dando il via a un percorso di "cura e conservazione" del sito archeologico che ora festeggia il centenario.
Prima del 1918, il monumento era sostenuto con pali di legno e alcune pietre erano a rischio di collasso. Il numero crescente di visitatori nel tardo diciannovesimo secolo aveva causato dei danni: le persone scheggiavano le pietre per portarsi a casa dei souvenir e incidevano i loro nomi sul monumento. Alla fine degli anni Venti fu lanciato un appello a livello nazionale per salvare Stonehenge dall'invasione degli edifici moderni che avevano cominciato a sorgere attorno al cerchio di pietre. Nel 1928 la terra intorno al monumento venne acquistata con le donazioni raccolte e consegnata al National Trust. Gli edifici furono rimossi, la terra tornò all'agricoltura e più di recente venne restituita alle praterie. Il sito fu aggiunto alla lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1986.