Ora sono le navi della nostra Marina a fare i "taxi del mare"
I migranti a bordo dell'Aquarius saranno trasbordati su unità militari italiane e portati in Spagna. Il Viminale intanto pubblica i dati aggiornati sugli sbarchi: dicono che l'emergenza non esiste
La nave Aquarius, almeno per ora, non si allontanerà dalle acque intorno all'isola di Malta (foto sotto). Intanto ha ricevuto la conferma ufficiale: il porto sicuro nel quale dovrà far sbarcare i 629 migranti soccorsi nel fine settimana è Valencia. Ma le previsioni meteo hanno rallentato le operazioni. Nei prossimi giorni, lungo i 1.400 chilometri che separano Aquarius dal porto spagnolo, è previsto un peggioramento delle condizioni meteo e il capitano della nave ha comunicato al comando di Roma che affrontare il viaggio con tutte le persone a bordo potrebbe essere proibitivo.
Per questo il governo italiano ha individuato una soluzione intermedia: 500 migranti saliranno a bordo della nave Dattilo della Guardia costiera e di una nave della Marina. I restanti 129 rimarranno invece su Aquarius. Questo “allo scopo di consentire il trasferimento delle tre unità verso le coste spagnole, nelle condizioni di massima sicurezza possibile per le persone presenti a bordo”. Il tempo di navigazione stimato è di 4 giorni. Ieri, intanto, 4 donne incinte e un bambino sono stati trasferiti a Lampedusa.
“Siamo a ventisette miglia a Nord Est di Malta, abbiamo ricevuto questa mattina dei rifornimenti da parte di una nave italiana e la conferma scritta dal Mrcc di Roma (il comando che coordina le operazioni navali, ndr) che il nostro rapporto safety sarà a Valencia - spiega Alessandro Porro, operatore Sar (Search and rescue) - Dal nostro punto di vista questo non è l'uso migliore e razionale delle risorse Sar perché in un momento in cui tutte queste imbarcazioni che dovrebbero fare soccorso in un posto in cui la gente muore, sono in realtà impegnate in un trasferimento lungo, che richiede giorni, si inficia la capacità di soccorso e ci dispiace pensare che questa situazione comporterà degli altri morti”.
Domani nel frattempo è previsto l'arrivo, a Catania, della nave “Diciotti” della Guardia Costiera con a bordo 937 persone raccolte nelle ultime ore in diverse operazioni di salvataggio che hanno portato al recupero di due cadaveri.
L'Emergenza che non c'è
Stamattina il Viminale ha diffuso nuovi dati sul numero di migranti sbarcati in Italia dal 1° gennaio 2018 fino a oggi. Il calo, rispetto allo stesso periodo del 2016, è del 72,64 per cento e del 77,45 per cento sul 2017. In particolare ne sono arrivati 14.441 contro i 64.033 dello scorso anno e i 52.775 del 2016. Nel dettaglio i migranti provenienti dalla Libia (9.832 nel 2018) sono in calo dell'84 per cento rispetto al 2017 e dell'81,37 per cento rispetto a due anni fa.
Nuovi aggiornamenti sull'emergenza sbarchi. Dati aggiornati a oggi. Nel 2017, da 1 gennaio al 12 giugno, migranti arrivati 64.033 (61.433 dalla Libia). Nel 2018, migranti arrivati 14.441 (di cui 9.832 dalla Libia). Totale: -77,45%. Strano che Salvini non lo abbia ancora twittato pic.twitter.com/CA2w6uPcbU
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 12 giugno 2018
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