Stealing Banksy, ancora

Il video del furto di un'opera del più famoso street artist inglese: un uomo con il volto coperto porta via una tela da 30.000 euro. Ma anche i muri "scompaiono"

Redazione

Nessuno sa chi sia, ma sono in tanti ad averlo rapinato. Se parte del fascino dello street artist Banksy dipende proprio dal mistero che avvolge la sua identità, le sue opere sono invece ben note. E anche ben quotate, tanto che c'è chi ha persino staccato dei pezzi di intonaco per mettere all'asta i murales dell'artista di Bristol. Nel 2013 Scotland Yard e Fbi erano state chiamate a indagare la scomparsa di un opera "strappata" dalla parete di un supermercato di Londra, e messa all'asta in Florida per una cifra da capogiro (si parla di 700 mila dollari). Una rappresentante dell’amministrazione locale aveva scritto al sindaco di Miami, chiedendo che venisse impedita la vendita di “Slave Labour”, realizzato dal writer inglese in coincidenza del giubileo della regina dello 2012. Sono molte le opere ad essere state comprate e rivendute: i "Kissing Coppers", i famosi poliziotti che si baciano, sono stati venduti per 575mila dollari dalla "Fine Art Auctions" (FAAM), casa d’aste americana nell’ambito dell'Art Exhibition Street. Tante altre opere sono state rimosse, con metodi diversi e per diversi motivi, dai muri per poi venire trasportate Oltreoceano e vendute. E poi c'è il caso di East New York, uno dei quartieri con il più alto tasso di criminalità della città, dove un lavoro del writer è stato “scoperto” da alcuni imprenditori locali che hanno bloccato la strada e cominciato a chiedere venti dollari per chiunque fosse interessato a passare di lì.

       

Oggi la polizia di Toronto ha diffuso le immagini delle telecamere di sorveglianza che mostrano un uomo con un cappellino in testa e il bavero della giacca che gli copre il volto entrare in una galleria d'arte della città canadese e rubare una tela di Banksy. Il furto è avvenuto domenica scorsa. L'opera rubata si intitola "Trolley Hunters" e il suo valore stimato è di 29.694 euro (45.000 dollari canadesi).

   

   

Marco Proserpio aveva addirittura girato un documentario, "The Man Who Stole Banksy", che racconta come sia stata trafugata una famosa opera dal muro che separa Israele dalla Palestina, a Betlemme. Il regista ha raccolto le voci di "mercanti d'arte che vendono opere di street art letteralmente sradicate dal loro habitat; restauratori che cercano di 'salvarle' e custodirle in magazzini a uso dei posteri; critici d'arte e artisti di fazioni opposte", ricorda Vice, che l'ha intervistato.

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