Il “censimento dei raccomandati" e la guerra dei dazi Trump-Cina. Le notizie, in breve
Tutto quello che è successo martedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni
In Italia
“Il primo censimento da fare è quello dei raccomandati nella Pubblica amministrazione e nella Rai”, dice Luigi Di Maio. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo garantisce che Lega e M5s “sono compattissimi” sul tema dell’immigrazione, e aggiunge: “Mi fa piacere che Salvini abbia coretto il tiro: censimenti su base razziale non si possono fare”.
Giuseppe Conte esclude censimenti su base etnica: “Sono incostituzionali in quanto palesemente discriminatori”.
“Vanno rispettati i diritti dei tarantini”, dice Di Maio a proposito di Ilva. I vertici di ArcelorMittal ribadiscono al ministro l’impegno per il rilancio dell’impianto, dicendosi pronti a rendere operativa la fabbrica dal primo luglio.
Archiviata l’indagine sulle ong Proactiva e Sea Watch: il gip di Palermo esclude legami tra le organizzazioni e i trafficanti di esseri umani libici
Borsa di Milano. Ftse-Mib -0,07 per cento. Differenziale Btp-Bund a 217,40 punti. L’euro chiude in calo a 1,15 sul dollaro.
Nel mondo
Donald Trump ha minacciato nuovi dazi contro la Cina. Se Pechino replicherà alle tariffe imposte venerdì, il presidente americano ha annunciato nuovi dazi del 10 per cento su prodotti cinesi per un valore di 200 miliardi di dollari.
Il segretario di stato Mike Pompeo e Nikki Haley, ambasciatrice all’Onu, annunceranno il ritiro degli Stati Uniti dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Fonte Reuters.
Le Pen risarcirà l’Europarlamento. Dovrà restituire 300.000 euro per l’impiego illecito di fondi europei, dice il Tribunale Ue.
Parscale vuole la fine dell’inchiesta Mueller. Il capo comunicazione di Trump ha chiesto su Twitter anche il licenziamento del procuratore generale Jeff Sessions.
Si è candidata Saenz de Santamaría alla presidenza del Pp. E’ l’ex vicepresidente del governo spagnolo di Mariano Rajoy.
Prosegue l’offensiva in Yemen contro i gli Houthi da parte delle forze a guida saudita che hanno preso l’aeroporto di Hodeidah.