La scarcerazione di Dell'Utri e l'accordo tra Ue e Giappone. Le notizie del giorno, in breve
Tutto quello che è successo venerdì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni
Marcello Dell'Utri sarà scarcerato per ragioni di salute. Lo ha deciso i di sorveglianza di Roma. Accogliendo la richiesta dei legali, all’ex senatore di Forza Italia sono stati concessi – per ragioni di salute – gli arresti domiciliari.
Spera nella scomparsa delle correnti in magistratura, “in particolare quelle di sinistra”, il sottosegretario leghista alla Giustizia Jacopo Morrone. A questi ha replicato Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm: “Chiederò al ministro Bonafede di assumere delle determinazioni”.
Si svolge sabato l’assemblea del Pd all’Ergife. Venerdì, al termine di un incontro tra i vertici delle correnti, è maturato l’accordo: “Eleggiamo Maurizio Martina segretario e concludiamo il congresso entro le Europee”, dice un dirigente del Pd.
Elliot verso la proprietà del Milan, dopo che il socio di maggioranza del club, Yonghong Li, non ha rimborsato il fondo americano dei 32 milioni di euro versati nelle casse della società rossonera.
A Vincino il premio Satira Forte dei Marmi. Complimenti al vignettista del Foglio.
Borsa di Milano. Ftse-Mib +0,05 per cento. Differenziale Btp-Bund a 234,10 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,17 sul dollaro.
DAL MONDO
L’accordo commerciale tra Ue e Giappone si farà. Lo ha annunciato venerdì il presidente della Commissione Jean-Cleaude Juncker in visita a Vienna: “Mercoledì prossimo col premier giapponese, Shinzo Abe, firmerò l'intesa commerciale più grande che l'Ue abbia mai concluso”. Anche l’Italia ha votato a favore, nonostante nel contratto il governo si fosse espresso in modo contrario.
Stati Uniti verso la piena occupazione. Secondo il Dipartimento del lavoro americano da giugno sono stati creati 213 mila posti di lavoro.
Sono entrati in vigore i dazi americani sulle importazioni cinesi e, in risposta, le nuove misure doganali di Pechino.
E’ morto uno dei soccorritori in Thailandia. Il sommozzatore era un ex Navy Seal e aveva appena portato delle bombole di ossigeno ai ragazzi intrappolati nella grotta.
A Douma è stato usato il cloro e non il gas nervino. Lo hanno accertato le prove raccolte dall’Opcw nella città siriana attaccata in aprile.
I ribelli nel sud della Siria hanno firmato la resa.