E Salvini dà dell'ubriacone a Juncker
Che cosa è successo in Italia e nel mondo in poche righe e senza fronzoli. Le notizie del giorno in breve
In Italia
“Io parlo solo con persone sobrie”, ha detto Matteo Salvini a proposito del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Il ministro ha aggiunto che “le famiglie non hanno figli di serie A e serie B”, dopo le frasi del presidente dell’Ecofin che aveva paragonato l’Eurozona a una famiglia.
Il vicepremier Di Maio ha detto che “l’aumento dello spread è colpa dei commissari europei”.
“Puntiamo su lavoro e crescita”, ha detto Matteo Salvini a margine del vertice di governo sull’economia. “Via la Fornero e meno tasse sulle partite Iva. In Europa se ne faranno una ragione”.
L’Ecofin riduce l’Iva per gli ebook al 4 per cento, la stessa aliquota dei libri cartacei. Il presidente dell’Associazione italiana editori, Riccardo Franco Levi, ha detto che “è una grande vittoria per l’Italia, che da tempo sostiene questa idea”.
Borsa di Milano Ftse-Mib -0,23 per cento. Differenziale Btp-Bund a 301 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,15 sul dollaro.
Nel mondo
Berlino ha presentato una nuova legge sull’immigrazione per favorire l’ingresso di migranti qualificati. La norma renderà più difficile per gli immigrati senza titoli di studio ottenere asilo. “Non vogliamo cittadini non qualificati provenienti da paesi terzi”, si legge nella bozza.
Johnson contro il piano dei Chequers. Al congresso dei conservatori, l’ex ministro degli Esteri ha definito “una truffa” il piano per la Brexit proposto da Theresa May.
Puigdemont non è stato sospeso. L’ex governatore catalano e altri leader indipendentisti potranno delegare il loro voto al Parlamento locale.
Il Nobel per la Fisica è stato assegnato a Arthur Ashkin, Gérard Mourou e Donna Strickland per le loro scoperte nel campo dei raggi laser.
Amazon ha alzato il salario minimo negli Stati Uniti da 7,25 dollari l’ora a 15.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio