Il capo dell'Interpol, Meng Hongwei (foto LaPresse)

Il capo dell'Interpol è scomparso

Redazione

Che cosa è successo in Italia e nel mondo in poche righe e senza fronzoli. Le notizie del giorno in breve

In Italia

“La Lega è nemica del lavoro”, ha detto Silvio Berlusconi alla convention di Forza Italia a Milano. “Salvini sta facendo il contrario di quello che aveva promesso”. Berlusconi, confermando che alle prossime elezioni regionali il centrodestra si presenterà unito, ha aggiunto che il reddito di cittadinanza “è una barzelletta, i conti non tornano”.

 


Il comune di Verona approva una mozione a sostegno delle iniziative per la prevenzione dell’aborto. La capogruppo del Pd Carla Padovani ha votato a favore. Il segretario del Pd Maurizio Martina ha detto che “la Padovani ha commesso un grave errore”.

 


 

“Abbiamo ricevuto la lettera dell’Italia sulla manovra, presto risponderemo”, ha detto un portavoce della Commissione europea. Giovanni Tria ha detto che “vogliamo riportare gli investimenti pubblici ai livelli pre-crisi”.

 


 

Borsa di Milano Ftse-Mib -1,30 per cento. Differenziale Btp-Bund a 283 punti. L’euro chiude stabile a 1,15 sul dollaro.

 


 

Nel mondo 

E’ scomparso il capo dell’Interpol, Meng Hongwei. L’ex viceministro cinese alla Sicurezza l’ultima volta è stato visto a Lione, in Francia. A fine settembre è partito per la Cina e da allora sua moglie non ha più avuto sue notizie. La Francia ha aperto un’indagine ma ancora non è chiaro se sia mai riuscito ad arrivare in Cina.

 


  

L’India comprerà gli S-400 russi. Ieri Vladimir Putin era a Nuova Delhi dove è stato accolto dal primo ministro Narendra Modi. I due leader hanno siglato un accordo da 5 miliardi di dollari che prevede la vendita da parte di Mosca di missili antiaerei.

  


  

E’ finito lo sciopero della fame di Sentsov. Il regista ucraino, detenuto in Russia, digiunava da quasi cinque mesi per chiedere la scarcerazione dei prigionieri politici.

 


  

Netanyahu è stato interrogato dalla polizia per la dodicesima volta nell’ambito di un caso di corruzione che riguarda il premier israeliano e la sua famiglia.

 


  

La Turchia ha arrestato 88 persone sospettate di legami con il partito curdo Pkk. Lo ha detto il ministro dell’Interno turco.

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