Mareggiate a Rapallo, due feriti a Roma: le vittime del maltempo sono 11
Dalla Liguria al Veneto passando per Trentino e Toscana, le piogge violente continuano. Due feriti a Roma. In Veneto esonda il Piave, danni alla Basilica di San Marco
Continua il maltempo sulla nostra penisola e il numero delle vittime è salito a dieci. Dopo i sette morti di ieri, martedì i soccorritori hanno recuperato i corpi di una donna a Dimaro, in Val di Sole, dove è esondato il torrente Meladrio, di un velista disperso nel mare davanti a Catanzaro e di un 63enne di San Giovanni in Marignano (Rimini) morto ieri pomeriggio in mare per un incidente durante un'uscita in kitesurf, di un pescatore annegato nel lago di Levico, in Trentino, dopo che era andato a controllare gli ormeggi della sua barca.
#AllertaMeteoLIG Castello di #Rapallo stamattina. Foto di Roberto Canepa. pic.twitter.com/odtsXIiIvZ
— Anna Maria Niolu (@Annathelion) 30 ottobre 2018
La passeggiata di Rapallo #forzarapallo #AllertaMeteoLIG pic.twitter.com/RZ5AlDQqwm
— Giulia Canessa (@lacaness) 30 ottobre 2018
Due persone, un uomo e una donna, sono rimaste ferite nel pomeriggio di ieri anche a Roma, dove è caduto un albero al Gianicolo.
Tra le regioni più colpite c’è la Liguria, dove una violenta mareggiata ha distrutto il porto turistico di Rapallo e la diga: 19 persone erano rimaste bloccate sui muraglioni e sono state salvate nella notte dai vigili del fuoco. Danni anche anche per diverse imbarcazioni, tra cui uno yacht della famiglia Berlusconi, mentre un peschereccio è affondato. La strada per arrivare a Portofino ha subìto danni importanti e 20 mila persone sono rimaste senza energia elettrica. Negli aeroporti della regione i voli sono stati cancellati fino alle 14.
In Veneto, oltre all'acqua alta che ha raggiunto livelli record a Venezia, la piena del fiume Adige mette a rischio numerose aree, mentre in Toscana le operazioni dei vigili del fuoco sono continuate per tutta la notte, con oltre 1000 interventi realizzati. Anche il Piave è esondato in diversi punti e la Prefettura di Verona è stata informata dalla Protezione Civile regionale che per motivi di sicurezza occorre monitorare attentamente il fenomeno. La cittadinanza delle zone interessate è stata invitata a non mettersi in condizioni di rischio, evitando le zone indicate a rischio di esondazione.
A Venezia l'acqua alta record di ieri (156 centimetri, la quarta più alta della storia) ha causato danni alla Basilica di San Marco. L'acqua è penetrata nella Basilica andando a bagnare i millenari mosaici del pavimento di fronte all'altare della Madonna Nicopeia e inondando completamente il Battistero e la Cappella Zen. Il Patriarcato di Venezia ha fatto sapere che si tratterebbe in ogni caso di danni "ordinari" ovvero i danni provocati dall'esposizione all'acqua di pavimenti, portoni, colonne e marmi.
Proprio in Liguria e in Veneto si sta recando il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, accompagnato da un team di esperti del dipartimento. Il governatore ligure Giovanni Toti ha chiesto per la sua regione lo stato di calamità naturale.
Le piogge abbondanti e soprattutto il forte vento non si placheranno nelle prossime ore: le precipitazioni riprenderanno in concomitanza con un netto abbassamento delle temperature, e non sono esclusi forti temporali. In Liguria è allerta rossa, con piogge torrenziali e mareggiate sul litorale. Scuole chiuse in decine di città, tra cui Roma, Napoli, Genova e nel Veneto.
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