Il referendum a Roma non raggiunge il quorum. Il monopolio Atac tira un sospiro di sollievo
L'affluenza al 16,3 per cento con circa 400 mila romani alle urne. I Radicali ricorreranno al Tar per chiedere che non venga considerata la soglia minima di votanti
Sono stati circa 400 mila i romani che ieri hanno espresso la propria opinione riguardo alla gestione del trasporto pubblico locale della Capitale e al futuro di Atac, un numero insufficiente per raggiungere il quorum. Perché la consultazione promossa dai Radicali fosse valida serviva il 33,3 per cento dell'affluenza, mentre a votare si è recato solo il 16,3 per cento degli aventi diritto.
Il referendum chiedeva ai cittadini di esprimersi sulla messa a bando dei servizi di trasporto locale per rompere il monopolio attualmente in mano ad Atac, l'azienda pubblica del Campidoglio in dissesto economico che gestisce con gravi inadempienze le linee bus e metro di Roma. A rispondere di Sì ai due quesiti sono state il 75 per cento delle persone che sono andate a votare. Chi ha votato No, rigettando l'idea di sottrarre ad Atac la gestione dei servizi, ha invece voluto mandare un messaggio all'amministrazione comunale per chiedere attenzione rispetto al tema. "Ho votato No perché preferisco non rischiare che sia un privato a gestire il trasporto pubblico di Roma – dice al Foglio una signora fuori dalle urne – ma sono venuta a votare perché vorrei che Raggi e il Comune sapessero che ci importa di Atac. Quello che voglio dire loro è parliamone, così non va".
La necessità di raggiungere il quorum dipende dal fatto che il referendum è stato indetto prima dell'entrata in vigore del nuovo regolamento comunale che invece lo abolisce per le consultazioni future. Su questo fronte i Radicali fanno sapere che si rivolgeranno al Tar: "Lo stesso giorno in cui il Campidoglio ha indetto questo referendum ha tolto il quorum per tutti gli altri. Impugneremo la questione davanti al Tar", ha detto il deputato di +Europa Riccardo Magi. "Siamo felici di aver conquistato un'occasione di partecipazione – ha poi commentato – Il mancato raggiungimento del quorum è una sconfitta per l'amministrazione della democrazia diretta, per una sindaca che ha fatto fatica a dire una parola sul referendum. Nelle condizioni date siamo soddisfatti di come i romani hanno risposto".
Dopo aver speso la campagna elettorale nel silenzio, al termine del voto Virginia Raggi ha commentato su Twitter l'esito della consultazione. "#AtacRestaDeiCittadini. I romani vogliono resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti".
generazione ansiosa