Le notizie del giorno, in breve
Le dimissioni dell'assessore all'Ambiente di Roma e la crisi nel Labour
Tutto quello che è successo in Italia e nel mondo senza fronzoli e divagazioni
DALL'ITALIA
Il governo francese rifiuta l'invito di Salvini. Il ministro dell’Interno aveva chiesto “un incontro col mio omologo francese per chiedere di rispedire in Italia 15 terroristi”. “Nessuno mi convoca”, ha risposto il ministro dell’Interno di Parigi, Christophe Castaner. Il vicepremier, Luigi Di Maio, ha detto al Monde: “Il popolo francese è il nostro riferimento, vogliamo collaborare”.
“Prima o poi mi faranno vedere i numeri dell’analisi costi-benefici sulla Tav”, ha detto Salvini.
Cala la produzione industriale in Italia. La flessione è stata dello 0,8 per cento lo scorso dicembre e del 5,5 per cento nel 2018. “C’è una seria difficoltà di tenuta economica”, ha scritto l’Istat nella sua nota.
Montanari si è dimessa dalla giunta Raggi. L’ex assessore all’Ambiente lo ha deciso dopo la bocciatura del bilancio Ama del 2017.
Borsa di Milano. Ftse-M ib -0,65 per cento. Differenziale Btp-Bund a 288 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,13 sul dollaro.
DAL MONDO
La Corte suprema ha bloccato una legge sull’aborto che nello stato della Louisiana avrebbe reso più difficile praticare l’interruzione di gravidanza. La decisione di bloccare la legge è stata presa con 5 voti a favore e 4 contrari grazie al voto di John Roberts Jr. assieme ai giudici più liberali.
E’ morto John Dingell. L’ex democratico del Michigan aveva 92 anni. Per la prima volta entrò nel Congresso nel 1955 e vi rimase per 59 anni.
Crisi nel Labour britannico. Molti parlamentari laburisti minacciano di lasciare il partito dopo l’apertura del loro leader Corbyn alla premier Theresa May riguardo l’accordo sull’uscita del Regno unito dall’Unione europea.
La Spagna ha accusato i leader catalani di respingere ogni tentativo di dialogo fatto da Madrid.
Per Khamenei l’Ue è contro i diritti umani. Lo ha scritto su Twitter la Guida suprema dell’Iran.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio