L’inaugurazione di oggi, presente Sergio Mattarella, del ponte di San Giorgio a Genova, dopo la demolizione dei tronconi del ponte Morandi e una ricostruzione portate a termine in tempi rapidi, nonostante l’intervenuta pandemia, rappresentano una ragione di orgoglio per Genova e per l’Italia. Oggi è stato un buon giorno da festeggiare, e il nostro giornale si è speso più volte per sottolineare la positività – per un paese sempre bloccato – di quanto è stato fatto. Ci si può dunque permettere qualche osservazione che vada al di là della unanime soddisfazione. C’è ad esempio l’ombra non piccola delle tergiversazioni sull’inaugurazione, dovute alla cattiva coscienza dei Cinque stelle – quelli che volevano punire i colpevoli senza se e senza ma – nel contenzioso con la società Autostrade. E anche nel governo si è assistito a uno scontro tra populisti e realisti.
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