Cameron contro i "predicatori d'odio" islamisti nelle università inglesi

Redazione
Da lunedì nel Regno Unito non ci sarà più tolleranza versi i "predicatori d'odio" che parlano nelle università e nei college inglesi. Gli atenei, come riportano oggi i quotidiani britannici, saranno tenuti a fare delle valutazioni di rischio e a garantire che eventuali posizioni estremiste non vengano espresse senza un contraddittorio.

Da lunedì nel Regno Unito non ci sarà più tolleranza versi i "predicatori d'odio" che parlano nelle università e nei college inglesi. Gli atenei, come riportano oggi i quotidiani britannici, saranno tenuti a fare delle valutazioni di rischio e a garantire che eventuali posizioni estremiste non vengano espresse senza un contraddittorio. Soltanto lo scorso anno, ben settanta dibattiti pubblici nelle università del Regno Unito hanno ospitato predicatori islamisti.

 

Il ministro degli Interni, Theresa May, avrebbe voluto un divieto totale, ma ha dovuto fare marcia indietro per non violare il diritto di manifestazione del pensiero. "Non si tratta di opprimere la libertà di parola o di soffocare la libertà accademica, ma di fare in modo che le opinioni e le idee radicali non ricevano l'ossigeno di cui hanno bisogno per prosperare. Scuole, università e college, più di altri, hanno il dovere di proteggere le giovani menti impressionabili", ha spiegato il primo ministro, David Cameron.

 

La mossa del governo britannico si inserisce nel piano di lotta all'estremismo islamico che lo stesso Cameron aveva annunciato a luglio in un discorso alla Ninestiles School di Birmingham.

Ecco come penso che sia possibile vincere questa battaglia della nostra generazione. Combattere l’ideologia estremista difendendo e promuovendo i valori britannici condivisi, comprendendo l’estremismo in tutte le sue forme, violente e non violente. Rafforzando le voci moderate e riformatrici che parlano per la grande maggioranza dei musulmani e vogliono risanare la loro religione. E affrontando le crisi di identità che alcuni giovani sentono mettendo insieme le nostre comunità e offrendo opportunità a tutti. E spero di aver spiegato come tutti dobbiamo contribuire a questo processo: non è un compito per alcuni di noi, è per tutti. Naturalmente le comunità musulmane hanno un ruolo cruciale, sono anche parte della soluzione. Ma lo stato deve affrontare i fallimenti, come l’estremismo nelle scuole. Ci vuole la polizia che punisca i crimini, ci vogliono le università che si alzino contro l’estremismo, ci vogliono i media che forniscano piattaforme per voci diverse e ci vogliono anche le compagnie di internet che facciano la loro parte. Insieme, possiamo farcela. Il Regno Unito non si è mai fatto piegare dalla paura, dal terrore o dall’odio. La grande determinazione britannica ha sconfitto Hitler, ha sconfitto il comunismo, ha fatto uscire gli attacchi dell’Ira dalla nostra vita quotidiana. Abbiamo affrontato e vinto le aggressioni e le tirannie. Non abbiamo mai accettato compromessi sui nostri valori o sul nostro stile di vita, e continueremo a non farlo. Insieme sconfiggeremo l’estremismo e costruiremo un paese più forte e unito, per i nostri figli, per i nostri nipoti e per tutte le generazioni che verranno.