Un Foglio internazionale
Il femminismo è un handicap per le donne
"E’ un oltraggio come Hillary Clinton ha giocato la carta del genere sessuale. Quella donna è un disastro!”. Parla così allo Spectator Camille Paglia, irriverente ed eterodossa femminista americana che scandalizza benpensanti e liberal parlando fin troppo chiaro. Non che Paglia sia stata sempre contraria ai Clinton. Ha votato per Bill Clinton due volte prima di essersi rivoltata per il trattamento riservato a Monica Lewinsky e aver poi scelto di votare per il partito ecologista di Jill Stein. “Così ho già votato per un presidente donna”. Il suo libro più famoso, “Sexual Personae”, un mattone di oltre settecento pagine consacrato ad “arte e decadenza da Nefertiti a Emily Dickinson”, fu tacciato di essere “pericoloso”, “reazionario”, “infame”. “Oche neofasciste” aveva replicato la docente universitaria, la “donna cattiva” vezzeggiata dai media, irridendo alle frequenti “censure” all’arte e alla letteratura “prodotte dall’uomo bianco” in nome delpolitically correct.
Gloria Steinem e Madeleine Albright hanno castigato le ragazze americane che volevano come candidato Bernie Sanders, mentre Madonna ha promesso un pompino per ogni voto a Hillary Clinton. “Sono da una famiglia di immigrati”, dice Paglia. “Il modo in cui sono stata educata era: ‘il mondo è un posto pericoloso, è necessario imparare a difendersi’”. Oggi le ragazze della classe media vengono educate in modo esattamente contrario: “Coccolate, protette da ogni male, diventano vittime impotenti quando si confrontano con le avversità. E’ la convinzione che le donne non sono in grado di prendere decisioni per conto proprio. Questo non è il femminismo e non ci sarà mai l’uguaglianza dei sessi se si pensa che le donne siano portatrici di handicap per cui non possono badare a se stesse”.
Paglia riconduce le radici di questo pensiero alla cultura del campus americano. Questo “veleno” - come lo chiama lei - si è diffuso in tutto il mondo. ‘A Londra, ora avete questa piaga di giornaliste... che non sembrano aver fatto un profondo studio di nulla... Paglia è pro-libertà, pro-pornografia, pro-prostitute e anti qualsiasi trattamento speciale quando si tratta di donne al potere: “Io non credo nelle quote di qualsiasi tipo. I paesi scandinavi stanno andando in questa direzione ed è un insulto alle donne, l’idea che hai bisogno di una quota e che ci riporta a Hillary e alla cosiddetta vittoria che il suo rientro alla Casa Bianca rappresenterebbe. Hillary conosce la burocrazia, tutti gli uffici di governo ed è quello che le piace fare, sedersi dietro le quinte e manipolare le leve del potere”.