Cinque anni fa l'addio a Christopher Hitchens
Cosa abbiamo perso con la morte di Hitch e cosa possiamo recuperare rileggendolo
Cinque anni fa, 15 dicembre 2011, a Huston moriva Christopher Hitchens all'età di 62 anni. Il Foglio ha avuto modo di conoscere e apprezzare uno dei saggisti e polemisti più brillanti degli ultimi decenni in particolare durante gli anni della guerra in Iraq: Hitch, come lo chiamavano gli amici, era trotzkista, ma era diventato uno dei più grandi sostenitori dell'intervento contro la dittatura irachena e contro l'islamofascismo.
Voleva essere Emile Zola, Prometeo, Oscar Wilde. E li è stati tutti e tre. Ha difeso Salman Rushdie e attaccato Kissinger, i Clinton, Sua Maestà la regina. Ha denunciato gli orrori dell’islamo-fascismo, di Cuba, della Corea del nord. Non voleva processare solo Benedetto XVI o Madre Teresa, ma Dio stesso. Armato solo d’una delle prose più colte, ironiche e avvincenti del giornalismo.
Era uno assalito dalla realtà, un po' come tutti noi. Uno che scriveva e parlava con un'arte rara, discuteva con tutti per qualsiasi cosa, con i suoi amici soprattutto, il suo massimo divertimento.
Riproponiamo qui alcuni dei nostri speciali che abbiamo dedicato a Hitch: