Non si vive di solo Hirst: le prossime mostre a Palazzo Grassi di Venezia

Oehlen e Dancing with Myself: il programma del museo veneziano dopo il colossale Accrochage

Redazione

"Il bello di un evento eccezionale è che è eccezionale, e un evento eccezionale riproposto ogni anno non ha più niente di eccezionale". Martin Bethenod, direttore e amministratore delegato di Palazzo Grassi - Punta della Dogana, saluta così la conclusione della pazzesca mostra di Damien Hirst e, con saggezza, apre le porte a un ritorno "alla normalità" nel museo veneziano, dopo gli otto mesi indimenticabili dedicati ai tesori dell'Unbelievable e alla loro colossale narrazione. Ma non di sola eccezionalità si può vivere, e dunque Bethenod presenta le due prossime mostre, una per ciascuna sede espositiva. A Palazzo Grassi si parte con una personale. "Una retrospettiva sul pittore tedesco Albert Oehlen, che secondo me sarà interessante perché Palazzo Grassi è un posto meraviglioso per la pittura, e infatti questa mostra di Damien Hirst è stata la prima che non ha usato Palazzo Grassi come luogo per la pittura".

    

  
Punta della Dogana, dopo una mostra importante come Accrochage, ripropone invece una collettiva, formula che si adatta molto bene al patrimonio della collezione Pinault. "A Punta della Dogana ritroviamo quest'idea delle tematiche, che secondo me sono molto importanti perché consentono anche di presentare opere a volte difficili o sofisticate, con un fil rouge che le rende apprezzabili e capibili dal grande pubblico. A Punta della Dogana avremo la mostra Dancing with Myself dedicata all'uso che gli artisti fanno del proprio corpo, della propria immagine, della propria identità".

    
Entrambe le mostre apriranno al pubblico veneziano l'8 aprile del 2018.

   
Video a cura di Askanews

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