Pomezia ritorna alla luce
Dal 21 al 23 settembre il Pomezia Light festival, manifestazione di Light art organizzata da Opificio in collaborazione con il Comune, fa rinascere la città per trasformarla in qualcosa di inedito
"I fanali delle strade non ci bastano: noi abbiamo bisogno anche di guardare le stelle", diceva il poeta e critico Jules Bois, che la sapeva lunga. Eppure lampade, faretti e proiettori possono diventare qualcosa di meno prosaico e trasformare ciò che abbiamo attorno in uno spettacolo, trasportarci in dimensioni diverse spingendoci a osservare quello che ci circonda con occhi nuovi. Perché a volte c'è bisogno di guardare le stelle, sì. Ma a volte bastano anche i fanali. La Light art, che esplode attorno alla metà del XX secolo e che diventa grande con Dan Flavin, James Turrell e Waltraut Cooper, li usa per esempio per trasformare la luce in mezzo di espressione e fine dell'opera stessa: giochi luminosi che interagiscono con il pubblico, palazzi abbandonati che rivivono con nuovi colori, proiezioni che catapultano lo spettatore in atmosfere surreali. Per la seconda edizione dal 21 al 23 settembre Pomezia Light festival, la manifestazione organizzata dal collettivo Opificio in collaborazione con il Comune di Pomezia, consente alla città di realizzare una metamorfosi in qualcosa di inedito. 27 artisti italiani e internazionali, 15 interventi artistici, un chilometro e mezzo di percorso per oltre mille metri quadrati di luce: tre giorni in cui la città laziale sarà invasa da opere artistiche multimediali, digitali, luminose, selezionate tra una rosa di artisti che hanno risposto alla call for artist indetta lo scorso novembre.
Tema di questa edizione è la Smart City, la città intelligente e ideale che già gli intellettuali e architetti del Rinascimento immaginavano, ipotizzando un luogo in cui l’armonia e la bellezza dell’architettura si sposassero con la lungimiranza del governo e la vita civica, fondendo estetica e funzionalità. Come in una città ideale, le opere del festival ridisegneranno le strade, provando a neutralizzare la distanza tra artista e spettatore, a produrre arte sul territorio, per il territorio e a generare un intervento di rigenerazione urbana, azioni di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. L’effimero che diventa permanente.
Un festival che vive di notte, quindi. Ma che non rinuncia alle ore diurne, dedicando ampio spazio a incontri, workshop e masterclass suddivisi in modo da coprire tutte le fasce d’età, con il coinvolgimento di esperti, studiosi e artisti. “Il Light Festival torna ad illuminare Pomezia – ha spiegato il sindaco Adriano Zuccalà – Dopo il successo dello scorso anno rilanciamo con artisti italiani e internazionali che trasformeranno la città in un moderno museo a cielo aperto, con opere, performance, installazioni digitali e luminose. Coniugare cultura, arte, turismo e nuove tecnologie è una sfida che Pomezia può vincere: è per questo che siamo orgogliosi di organizzare e ospitare un festival delle luci dal sapore europeo. Un evento che vogliamo diventi un appuntamento annuale per il nostro territorio e che crediamo possa coinvolgere sempre di più cittadini, turisti, attività commerciali e strutture ricettive”. "Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!", scriveva lo scienziato e poetaAntonino Anile. Pomezia, nella luce ri-nasce in una nuova forma.
Pomezia Light Festival, l'edizione 2017
Ore 21.30 | Accensione delle opere | ingresso gratuito
Per partecipare agli incontri è richiesta la prenotazione gratuita su www.pomezialightfestival.it