L'anteprima della mostra su Andy Warhol al Vittoriano
A Roma 170 opere per descrivere la vera essenza di un mito, che con il suo lavoro ha cambiato non solo il mondo dell'arte, ma anche la musica, il cinema e la moda
Apre oggi, negli spazi del Complesso del Vittoriano, un’esposizione interamente dedicata al mito di Andy Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita. Dal 3 ottobre al 3 febbraio 2019, 170 opere descriveranno la vera essenza di un mito, che con il suo lavoro ha cambiato non solo il mondo dell'arte, ma anche la musica, il cinema e la moda. Nel 1962 il genio di Pittsburgh, usando la serigrafia, crea la serie Campbell’s Soup, minestre in scatola che Warhol prende dagli scaffali dei supermercati per consegnarli all’Olimpo dell’arte. Seguono le serie su Elvis, su Marilyn, sulla Coca-Cola. La mostra romana ripercorre l’incredibile vita di Warhol, che ha tracciato un percorso nuovo e originale e ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente.
Dalle origini della Pop Art, di cui Warhol è considerato il massimo esponente fino alla morte nel 1987, al vertice del successo, dopo un banale intervento. La mostra romana ripercorre non solo la carriera dell'artista, ma anche la sua vita straordinaria, fatta di trasgressioni, intuizioni ed eccessi, restituendo lo spirito di tre decenni, dagli anni '60 agli anni '80. Ci sono tutte le icone più popolari; lo "scandaloso" adesivo della banana sulla copertina dell'album The Velvet Underground and Nico, e poi i "flowers", il Vesuvio, stilisti acclamati come Armani, Versace e Valentino, il mondo della musica con Mick Jagger e Michael Jackson, la lunga serie di Polaroid con i personaggi più disparati. Infine i celebri self portrait.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale, la mostra è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi.