E' morto Amos Oz
Lo scrittore israeliano aveva 79 anni. "Il mio amato padre è spirato a causa di un tumore, poco fa, dopo un rapido deterioramento", ha scritto su Twitter la figlia Fania
E' morto a 79 anni Amos Oz, uno degli scrittori israeliani più celebri e tradotti in tutto il mondo. "Il mio amato padre è spirato a causa di un tumore, poco fa, dopo un rapido deterioramento, nel sonno ed in pace, circondato dalle persone che lo amavano", ha scritto su Twitter la figlia Fania. "Rispettate la nostra privacy. Non potrò rispondervi. Grazie a tutti quanti lo hanno amato".
"Una storia di amore e di luce, adesso grandi tenebre. Una immensa tristezza cala su di noi con l'inizio del riposo sabbatico. Un gigante della scrittura. Splendore fra i nostri autori. Un gigante dello spirito": cosi' il Capo dello Stato israeliano Reuven Rivlin ha commentato la scomparsa dello scrittore Amos Oz. "Riposa in pace, caro Amos. Ci sei stato una cara compagnia".
"Il grande merito di Amos Oz è stato quello di porgere al mondo la normalità sofferente e controversa d’Israele, più che i suoi miti e il suo eroismo. La società palestinese non va al cinema e non va al ristorante, è tutta concentrata sullo scontro. La società israeliana è diversa, vuole seguitare a vivere. La guerra in pace, come la pace in guerra. Di questo parla Amos Oz. E’ stato chiamato “il Cechov d’Israele”, come lo scrittore russo di origine servile, il medico di campagna incapace di atteggiamenti solenni, il sorriso tra il benevolo e il lievemente ironico, il cantore di una vita sociale disfatta, disillusa del passato, incredula dell’avvenire", ha scritto nel 2014 Giulio Meotti su queste colonne.
"Un talento che ha per sé la luce della grande storia letteraria sulla misura del secolo passato e di quello avvenire, una specie di gigantesco incrocio tra Lev Tolstoi e Mordecai Richler", così lo descrisse Giuliano Ferrara in un articolo di qualche anno fa.