L'anniversario
Un anno senza Gigi Proietti. Il ricordo fogliante del grande artista romano
"Che dobbiamo fa'? La data è quella che è, il 2 novembre", usava scherzare l'attore, morto proprio nel giorno del suo compleanno. L'ultimo colpo di teatro di una straordinaria carriera
Il murales di Gigi Proietti davanti al bar di Febbre da Cavallo (LaPresse)
L'omaggio del comune di Roma, Gigi Proietti proiettato sul Colosseo (LaPresse)
Gigi Proietti nel 2019 è stato nominato professore emerito dall'università di Tor Vergata (LaPresse)
Olycom
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Ansa
Una foto di scena che mostra Gigi Proietti in: ''Cavalli di battaglia'' (Ansa)
"Che dobbiamo fa'? La data è quella che è, il 2 novembre", usava scherzare, prendendosi in giro. Una costante di una vita in scena, o quasi. Un anno fa moriva Gigi Proietti, proprio nel giorno del suo compleanno, l'ultimo colpo di teatro di una vita spesa ul palcoscenico.
Artista geniale e poliedrico, attore, regista e molto altro, ha saputo interpretare come pochi la cultura popolare, elevando il sentire romano, e romanesco, ben oltre i confine della città eterna. Il primo incontro con il mondo dello spettacolo avviene da giovanissimo, nel 1955, ha 14 anni quando viene quando viene scritturato come comparsa ne"Il nostro campione”, il film diretto da Vittorio Duse. Qualche anno dopo interpreterà un altro piccolo cameo in "Se permettete parliamo di donne" di Ettore Scola nel 1964.
Sono gli inizi di una carriera straordinaria, che vedrà Gigi Proietti muoversi tra cinema e teatro, tra gag, barzellette e 'mandrakate' indimenticabili. A un anno dalla sua scomparsa, lo ricordiamo con gli articoli che il Foglio ha dedicato al grande attore.