Festa dell'ottimismo

Andrea Bocelli alla Festa del Foglio: "La collaborazione è più importante della competizione"

"Essere ottimisti oggi è una chimera, ma la bellezza e l'armonia possono aiutare a salvare il mondo". L'intervista al maestro

Redazione

"Il bene sta al male come il costruire sta al distruggere. Una carica di tritolo basta per distruggere una casa. Essere ottimisti oggi è una chimera. Il mondo è diventato una polveriera con le testate nucleari, ma alla fine il bene trionferà sempre sul male". Sono le parole del maestro Andrea Bocelli intervistato da Maurizio Crippa alla Festa del Foglio

I trent'anni di carriera di Bocelli possono essere riassunti nella sua citazione dantesca "poca favilla gran fiamma feconda": evitare i conflitti, perché basta poco per far nascere una guerra. Non si può chiedere all'armonia e alla bellezza di salvare il mondo, ma sono forze generatrici, quindi sono ottimiste per natura. Il maestro cita Federico Fagin, l'inventore dei microchip, del touchscreen e della ram e dice: "Quel che è importante è che i ragazzi imparino la collaborazione piuttosto che la competizione".

L'attenzione di Bocelli si volge poi ai ragazzi che sono stati aiutati dalla sua fondazione, indirizzata soprattutto all'educazione e al sostegno delle scuole, perché "la povertà non era solo sui giornali o in tv, ma bussava alle nostre porte. Se da soli si può molto, insieme si può molto di più, abbiamo iniziato con Haiti, poi c'è stato il terremoto nelle Marche dove abbiamo costruito 50 scuole: è importante perseguire il bene e per farlo è importante costruire".

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