La disoccupazione è ai minimi dal 2012
A maggio 2018 il tasso di occupazione in Italia sfiora il record storico. Ma Di Maio annuncia: col decreto Dignità smantelleremo il Jobs Act
Roma. L'Istat ha diffuso i dati provvisori di occupati e disoccupati e il quadro che ne esce è decisamente positivo, con il mercato del lavoro ancora in miglioramento a maggio. "Nei dodici mesi – scrive l'Istituto di Statistica – la crescita dell'occupazione appare consistente e si concentra tra i lavori a termine e, con riferimento all'età, tra i 15-34enni e soprattutto tra gli ultracinquantenni". Inoltre "prosegue la contrazione della disoccupazione, che dopo i livelli massimi toccati a fine 2014 è tornata sui livelli della metà del 2012. Continua anche il calo dell'inattività, che si mantiene sul minimo storico". Secondo i dati diffusi dall'Istituto la stima degli occupati registra un sensibile aumento: più 0,5 per cento rispetto ad aprile, pari a più 114 mila lavoratori. Il tasso di occupazione sale di 0,2 punti percentuali e tocca il 58,8 per cento rispetto al mese precedente. La crescita congiunturale dell'occupazione coinvolge uomini (più 80 mila) e donne (più 35 mila) e riguarda i 25-34enni (più 31 mila) e, soprattutto, gli ultracinquantenni (più 98 mila). Crescono nell'ultimo mese sia i dipendenti permanenti (più 70 mila) sia quelli a termine (più 62 mila), mentre, dopo l'aumento dei due mesi precedenti, registrano una lieve flessione gli indipendenti (meno 18 mila). La stima delle persone in cerca di occupazione a maggio registra in forte calo (meno 2,9 per cento, pari a meno 84 mila). La diminuzione della disoccupazione riguarda entrambi i generi e tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione si attesta all'10,7 per cento, in calo di 0,3 punti percentuali su base mensile, mentre quello giovanile cala al 31,9 per cento (meno 1,0 punti percentuali).
Francesco Seghezzi, direttore della Fondazione Adapt, scrive su Twitter che "a maggio 2018 il tasso di occupazione in Italia sfiora il record storico", e commenta con gli ormai classici dieci tweet sui dati Istat la situazione del mercato del lavoro italiano: "In sintesi: quantitativamente dati buoni, se non ottimi. Tasso di occupazione che sfiora il record. Mentre sia sul fronte dei contratti a termine che su quello degli occupati over 50 il record è superato. Ed è quello che accade ormai da mesi".
1) A maggio grande crescita dell'occupazione, con 114mila occupati in più (+0,5%), tra le performance mensili migliori degli ultimi anni. Su base annua siamo a +457mila occupati da maggio 2017. #Istat pic.twitter.com/YKE1WeZELF
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 2 luglio 2018
2) L'aumento di occupati è soprattutto maschile (+80mila) ma crescono anche le donne di 35mila unità. Su base annua il gap diminuisce con un +250mila per gli uomini e +207mila per le donne. #Istat pic.twitter.com/Wpta7F0Gys
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 2 luglio 2018
3) Diminuiscono anche i disoccupati di 84mila unità (ora sono 2,79 milioni) e gli inattivi di 13mila, ma in un anno sono diminuiti di 345mila unità. #Istat pic.twitter.com/ZupYC3N7a6
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 2 luglio 2018
4) Il tasso di occupazione cresce dello 0,2% e arriva al 58,8%, sfiorando il 58,9% di aprile 2008, record da quando esistono le serie storiche. Ma restiamo nettamente agli ultimi posti nella classifica europea. #Istat pic.twitter.com/WtBNoK2LEs
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 2 luglio 2018
5) I nuovi occupati sono sia lavoratori permanenti (+70mila) che a termine (+62mila). Su base annua crescono solo i lavoratori a termine che sono il 94% del totale dei nuovi occupati da maggio 2017. #Istat pic.twitter.com/EWQrxFccLG
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 2 luglio 2018
6) Il numero di lavoratori a termine supera la soglia di 3 milioni e la crescita annua è del 16,4%. I lavoratori autonomi in leggero calo sul mese e leggera crescita sull'anno. #Istat pic.twitter.com/MHsEliLfWE
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7) Senza considerare l'effetto demografico l'aumento di occupati è spinto dagli over 50 (+98mila) che in un anno crescono di 468mila unità, confermando il trend di un invecchiamento degli occupati italiani. #Istat pic.twitter.com/yZjiMPIqjc
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 2 luglio 2018
8) Il tasso di occupazione 15-24 anni diminuisce leggermente (-0,1%), ma cresce dello 0,5% quello dei 25-34 anni, che potrebbero aver beneficiato degli incentivi previsti dalla Legge di Stabilità 2018 (da verificare con prossimi dati INPS). #Istat pic.twitter.com/sFrpO4gg4b
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 2 luglio 2018
9) Depurati dalla componente demografica i dati mostrano come cresca sia l'occupazione under 35 (+2,9%) che quella over 50 (+3%), ma c'è anche una lieve crescita per la fascia centrale. In netto aumento i disoccupati over 50 (+12,2%). #Istat pic.twitter.com/UERgJ0kvwI
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 2 luglio 2018
10) In sintesi: quantitativamente dati buoni, se non ottimi. Tasso di occupazione che sfiora il record. Mentre sia sul fronte dei contratti a termine che su quello degli occupati over 50 il record è superato. Ed è quello che accade ormai da mesi.
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 2 luglio 2018
"Su 100 nuovi occupati negli ultimi 12 mesi 1 è permanente, 4 sono autonomi e 95 sono a termine", continua ancora Seghezzi. "Crediamo davvero sia un problema normativo? O forse qualcosa sta davvero cambiando e bisogna ripensare completamente le tutele per lavoratori e imprese nel nuovo mercato del lavoro".
Su 100 nuovi occupati negli ultimi 12 mesi 1 è permanente, 4 sono autonomi e 95 sono a termine. Crediamo davvero sia un problema normativo? O forse qualcosa sta davvero cambiando e bisogna ripensare completamente le tutele per lavoratori e imprese nel nuovo mercato del #lavoro. pic.twitter.com/ilYSi87F6B
— Francesco Seghezzi (@francescoseghez) 2 luglio 2018
"I dati di maggio sull'occupazione rappresentano un segnale incoraggiante, in un contesto in cui si cominciano a intensificare i segnali di rallentamento dell'economia", afferma Confcommercio. "Per il terzo mese consecutivo, infatti, il numero di occupati ha registrato un aumento di rilievo in modo abbastanza diffuso tra i diversi segmenti. Va sottolineato, comunque, che permangono elementi di difficoltà per coloro che hanno tra i 35 ed i 49 anni e gli indipendenti, figure che non beneficiano di alcuna forma di agevolazione".
"Stavo leggendo i dati sull'occupazione, è tutto un celebrare i record. Ma smettiamo di chiamarlo record di occupazione, oggi abbiamo segnato un record di precariato dello stato italiano" commenta, con una lettura opposta, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio in conferenza stampa. "Se vogliamo celebrare il lavoro deve essere stabile e dignitoso", ha aggiunto. "Oggi nel decreto Dignità iniziamo a smantellare quella parte di Jobs Act che ha creato la precarietà ed è solo l'inizio perché spero che il Parlamento ci metta mano in maniera ancora più solida e più forte", spiega il ministro e aggiunge che il decreto conterrà "interventi sul contratto a tempo determinato e a tutele crescenti". L'ex premier Matteo Renzi ha pubblicato un commento su Twitter: "Disoccupazione ai minimi da anni. Il Jobs Act ha creato un milione di posti di lavoro in quattro anni. Fatti non parole. Commento del ministro Di Maio: noi smantelliamo il Jobs Act. Assurdo, ma coerente: più smantella il Jobs Act, più servirà il reddito di cittadinanza".
Dati ISTAT oggi: disoccupazione ai minimi da anni.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 2 luglio 2018
il JobsAct ha creato un milione di posti di lavoro in 4 anni. #FattiNonParole
Commento del ministro Di Maio: noi smantelliamo il JobsAct.
Assurdo, ma coerente: più smantella il #JobsAct, più servirà il Reddito di Cittadinanza
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