Il pil cresce dello 0,3 per cento. Disoccupazione al 12 per cento, ai minimi dal 2013
L'Istat rivede al rialzo il pil italiano in riferimento al secondo trimestre del 2015 e un calo della disoccupazione, ai minimi dal 2013. Il prodotto interno lordo con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente e dello 0,7 per cento nei confronti del secondo trimestre del 2014. La stima preliminare diffusa lo scorso 14 agosto aveva rilevato una crescita congiunturale dello 0,2 per cento e tendenziale dello 0,5 per cento.
Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda interna hanno mostrato un aumento dei consumi dello 0,3 per cento (più 0,4 per cento per i consumi finali dei residenti) e gli investimenti fissi lordi in diminuzione dello 0,3 per cento. Riguardo alle componenti estere si è registrata una crescita più intensa per le importazioni (più 2,2 per cento) sia per le esportazioni (più 1,2 per cento).
La disoccupazione in Italia a luglio e passa dal 12,5 per cento al 12, fa sapere l'Istat nelle sue stime. Il numero di disoccupati raggiunge così il livello minimo dal luglio 2013, un dato leggermente migliore delle attese degli analisti. Positivo anche il miglioramento rispetto ai dati relativi all'andamento del mercato del lavoro nell'ultimo anno: il tasso di disoccupazione è infatti sceso dello 0,9 per cento.
In discesa anche il tasso di disoccupazione giovanile che si attesta al 40,5 per cento dal 43,1 per cento: anche in questo caso si tratta del valore minimo dell'ultimo anno.
A luglio quindi il tasso di occupazione è salito al 56,3 per cento, in aumento di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali, e di 0,7 su base annua. Gli occupati – 22,479 milioni – sono in aumento dello 0,2 per cento rispetto a giugno (+44.000) e dell'1,1 per cento su base annua (+235.000).