Sul pil italiano, cercansi gufi disperatamente
Cercansi gufi disperatamente. Dopo la revisione al rialzo del pil del secondo trimestre, l'ottimo andamento della produzione industriale di luglio e i dati di ieri sui livelli record raggiunti dagli indici di fiducia di famiglie e imprese, la categoria dei sempre pronti a gridare all'Italia regina di tutte le graduatorie a rovescio pare per il momento scomparsa. Del resto la serie di notizie incoraggianti sul consolidamento della ripresa è notevole. E oggi se ne aggiunta un altra proveniente dalla Banca d'Italia.
Secondo il vicedirettore generale Luigi Signorini "dall'inizio del 2015 l'economia italiana cresce a ritmi vicini all'1,5 per cento in ragione d'anno”. A questo risultato si giunge annualizzando i dati trimestrali e rapportandoli all'anno prima. Gli esperti dicono che la crisi Volkswagen, con i suoi riflessi sull'industria della componentistica italiana, e il forte rallentamento in atto nei paesi emergenti potrebbero causare una pausa di riflessione nella parte finale dell'anno trimestre. Vedremo. Per ora la fiducia degli italiani nella ripresa pare ben riposta.
Qui l'analisi di Marco Cecchini sulle possibili revisioni al rialzo del pil, con interviste a Cipolletta e De Felice.