Crescita, ripresa e quotazioni
L’economia dà segnali di ripresa, percepiti anche dal Fondo monetario internazionale che per quest’anno ha alzato le stime di crescita allo 0,8 per cento. Certo, l’Italia cresce meno del resto d’Europa e la previsione del Fmi è più prudente di quella del governo, ma entrambe indicano un trend positivo che dovrebbe schiodare la crescita dallo zero virgola nel 2016. E qualcosa si muove anche nell’economia reale, in particolare in un settore come quello immobiliare che in questi anni ha sofferto una pesante crisi anche a causa della stretta fiscale degli ultimi anni: l’Agenzia delle entrate segnala un aumento del 6,8 per cento delle compravendite di immobili nel secondo trimestre 2015, l’Abi (Associazione bancaria italiana) indica un aumento nell’erogazione dei mutui e anche a livello europeo secondo la Banca centrale europea c’è una risalita dei prezzi.
Dati che insieme all’aumento della fiducia dei consumatori registrato dall’Istat e all’annuncio del governo di una riduzione delle imposte sugli immobili, che negli anni precedenti sono quasi triplicate, fanno ben sperare che il settore stia lasciando il peggio alle proprie spalle. La fiducia nella ripresa del mercato è confermata anche dalla scelta degli operatori di lanciarsi sul mercato azionario. Ad esempio oggi si chiude l’Ipo di Sorgente Res, società specializzata negli immobili di prestigio, di valore storico e architettonico, un settore su cui è puntata l’attenzione degli investitori stranieri. Quotazione in Borsa e ricerca di investimenti esteri, qualcosa su cui fino a poco fa non si sarebbe scommesso. Il peggio è alle spalle, forse.