Marchionne abbraccia la Silicon Valley
Fiat Chrysler Automobiles (Fca) è in “trattative avanzate” con Alphabet Inc., società madre di Google, e in particolare con la divisione che si occupa di progettare e costruire automobili senza conducente. Lo ha rivelato AutoExtremist.com, un blog americano specializzato nell’automotive. I pourparler sarebbero iniziati mesi fa. Sabato scorso il Foglio aveva parlato di un “piano per l’auto della Silicon Valley”. Avevamo raccolto infatti la confidenza di un importante fornitore italiano del Lingotto: Fca, per input diretto del suo amministratore delegato Sergio Marchionne, ci risultava decisa a giocare tutte le proprie carte per competere con le altre Case automobilistiche nella costruzione dell’auto di prossima generazione.
Secondo la stessa fonte, le quattro ruote “made in Silicon Valley” – Apple car o Google car, si vedrà – sono un orizzonte che il manager in pullover ha deciso di scrutare seriamente, impegnandosi in prima persona. Sul giornale di ieri abbiamo approfondito il senso di questa seconda scoperta dell’America per Fiat. La prima traversata dell’Atlantico avvenne nel 2009: Marchionne arrivò a convincere il presidente americano Barack Obama che Fiat fosse la società giusta per rianimare il colosso Chrysler. Ci riuscì, e oggi – figurarsi – lo stabilimento Fiat di Melfi assume ed esporta vetture in America. Ora Marchionne, finora respinto nel suo tentativo di fusione con altri produttori classici, americani ed europei, punta al tesoro – di tecnologia e liquidità finanziaria – dell’auto della Silicon Valley.
Sovranismi all'angolo