Moscovici conciliante con Roma: "Deviazioni importanti sulla legge di Bilancio ma il dialogo prosegue"
Il Commissario Ue sottolinea il dialogo costruttivo col governo Renzi sulla legge di Stabilità. Su terremoto e immigrazione "la valutazione Ue sull'Italia "denota credibilità e anche intelligenza", dice
Il Commissario Ue sottolinea il dialogo costruttivo col governo Renzi sulla legge di Stabilità. Su terremoto e immigrazione "la valutazione Ue sull'Italia "denota credibilità e anche intelligenza", dice
Con l'Italia "il dialogo va avanti" e la Commissione Ue valuterà a dicembre se ci sono le condizioni per correggere le deviazioni ed evitare la procedura di infrazione. Il Commissiario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici cerca di allentare la tensione con Roma sulla legge di Bilancio. "C'è stato dialogo intenso con il governo italiano, da mesi. Ci sono stati 15, 16 incontri con Padoan. E' un dialogo intenso, costruttivo", ha detto Moscovici. "Non abbiamo respinto il bilancio italiano - aggiunge - ci sono delle deviazioni anche importanti, ma le spese considerate sono per il terremoto, una tragedia e per la gestione dei rifugiati, perché l'Italia ha alle spalle una responsabilità collettiva".
"Sono spese di lungo termine e questo spiega la nostra conclusione". "Ora - dice ancora Moscovici - il dialogo andrà avanti. Eurogruppo ed Ecofin si baseranno su questi pareri il 5-6 dicembre, vedremo si ci saranno le condizioni per ridurre ulteriormente la deviazione e per evitare una nuova fase di procedura per l'Italia".
La valutazione della situazione dell'Italia unisce "credibilità e intelligenza", per evitare le "tentazioni populiste che emergono dalle due sponde dell'Atlantico", ha aggiunto Moscovici, il quale ribadisce che la Commissione "è il guardiano del Patto di Crescita e di Stabilità e non rifiuterà questa responsabilità. Ci sono molti casi al limite, questo lo riconosciamo, però noi siamo in grado di ragionare considerando la necessità di flessibilità nel contesto del Patto di Stabilità e Crescita. Lo abbiamo fatto per l'Italia nel passato a livello strutturale, a livello degli investimenti e ora andiamo ancora in questa direzione, perché pensiamo che sia un'azione basata sui fatti e compatibile con le regole", che dipende dalla "crisi dei rifugiati e dal terremoto". La valutazione Ue sull'Italia "denota credibilità e anche intelligenza e i due aspetti non sono in contraddizione", conclude il commissario Ue. "Sposare i due penso sia utile per resistere alla tentazioni populiste che ci sono in Euroopa e dall'altra parte dell'Atlantico".