Vivendi all'assalto di Mediaset, Berlusconi risponde: "Azione ostile, ci difenderemo"
"Non lasceremo che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori", dice l'ex premier. Nel frattempo il titolo sale ancora a Piazza Affari
Mediaset vola ancora a Piazza Affari. Dopo i record di ieri sulla scorta dell'offensiva di Vivendi tamponata in parte da Fininvest, oggi le sue azioni sono arrivate a salire del 5 per cento a quota 3,764 euro; alla fine, comunque, c'è stata un'evidente discesa e in chiusura si è registrato un rialzo dell'1 per cento a 3,62 euro. In giornata si è mosso il 7 per cento del capitale sociale, circa 83 milioni di azioni.
Silvio Berlusconi, da par suo, oggi doveva essere a Roma per la presentazione del libro di Bruno Vespa, poi annullata, ma ha preferito fare quadrato con i figli e i vertici dell'azienda ad Arcore per studiare le contromosse: “L'acquisto di azioni Mediaset da parte di Vivendi, non concordato preventivamente con Fininvest, non può essere considerato altro che un'operazione ostile”, dice l'ex premier. “Non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori, per questo abbiamo aumentato la nostra partecipazione e continueremo a farlo nei limiti consentiti dalle leggi”, attacca poi Berlusconi, ricordando polemicamente che “con l'accordo strategico firmato nello scorso aprile Vivendi ha avuto l'opportunità di avviare con Mediaset una collaborazione che si preannunciava proficua per entrambi i gruppi”.
Gli fa eco il presidente Mediaset Fedele Confalonieri: “Ci difenderemo - assicura - È la prima volta che Mediaset, abituata alla concorrenza esterna, si trova a fronteggiare un concorrente interno”. Pur ammettendo che “sarà dura”, Confalonieri appare disteso e scherza in occasione dell'incontro con le redazioni del gruppo per gli auguri di Natale: la scalata di Vivendi potrebbe avere un risvolto positivo se al buffet del prossimo anno “al posto del prosecco ci sarà champagne”.