Intesa rinuncia a prendersi Generali
Il management del gruppo bancario spiega di non aver ravvisato alcuna "opportunità per combinazioni industriali"
Contrordine compagni, non se ne fa niente. Intesa Sanpaolo fa marcia indietro e rinuncia a Generali. A comunicarlo una nota del gruppo bancaria in cui si spiega che il management "alla luce delle analisi condotte in base alle informazioni allo stato pubblicamente disponibili sul gruppo assicurativo, non ha individuato opportunità rispondenti ai criteri - di creazione e distribuzione di valore per i propri azionisti, in coerenza con l'obiettivo di mantenimento della leadership di adeguatezza patrimoniale - con cui valuta regolarmente le opzioni di crescita endogena ed esogena per il gruppo".
Intesa proseguirà quindi lungo "le linee d'azione che saranno alla base del prossimo Piano di impresa e in continuità con il Piano di impresa 2014-2017, in relazione al quale è stato confermato l'impegno alla distribuzione di dieci miliardi di euro di dividendi cash complessivi per il quadriennio". In particolare il gruppo guidato da Carlo Messina punta a "un'ulteriore significativa crescita nel settore del wealth management; un rilevante sviluppo del ramo assicurativo danni; un forte impulso al cross-selling; nuove iniziative di espansione della banca multicanale e digitale; il mantenimento dell'eccellenza nel cost/income ratio, con un'elevata efficienza conseguente al continuo cost management e un notevole miglioramento della qualità dell'attivo e del costo del rischio".