A gennaio scende la disoccupazione giovanile
Secondo l'Istat la percentuale di disoccupati tra i 15 e i 25 anni è scesa dell'1,3 per cento rispetto a dicembre. Cresce anche il numero di occupati: +30 mila
Circa 30 mila occupati in più, un tasso di disoccupazione generale stabile all'11,9% mentre quella giovanile scende, rispetto al mese precedente, al 37,9% (-1,3 punti percentuali). È questa, secondo l'Istat, la situazione del mercato del lavoro in Italia nel mese di gennaio.
L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei ragazzi della stessa classe di età è pari al 10,1%, in calo di 0,6 punti percentuali rispetto a dicembre. Cresce invece della stessa percentuale (+0,6) quello di inattività.
L'aumento degli occupati riguarda soprattutto gli uomini e si concentra tra gli ultracinquantenni. In crescita, a gennaio, anche i lavoratori a tempo indeterminato e gli indipendenti, mentre calano i lavoratori a termine. Il tasso di occupazione è pari al 57,5% (+0,1 punti percentuali rispetto a dicembre). Su base annua, a gennaio si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+1,0% su gennaio 2016, pari a +236mila). La crescita riguarda sia i lavoratori dipendenti (+193mila, di cui +136mila a termine e +57mila permanenti) sia gli indipendenti (+43mila).
Soddisfatto l'ex premier Matteo Renzi che su Facebook scrive: "Istat oggi ha dato il consuntivo finale dei posti di lavoro creati nei mille giorni del nostro governo. Da febbraio 2014 a dicembre 2016 il saldo netto positivo è stato di 681mila posti di lavoro in più. Di questi 488mila a tempo indeterminato. Questi sono numeri, fatti, storie. Forse non sono voti, ma certo sono volti in carne e ossa. Ancora non basta, ma il JobsAct ha restituito una speranza a molti nostri connazionali. Adesso di nuovo in auto verso un'altra tappa del nostro viaggio al Sud. Un sorriso e buona giornata".
tra debito e crescita