Flat tax da 100mila euro: così l'Italia vuole prendersi i ricconi
Spostando la residenza nel nostro paese le persone con un alto patrimonio pagheranno una tassa fissa più altri 25mila euro per ogni familiare. Anche così si fa concorrenza
Una flat tax fissa da 100mila euro l'anno per attirare i più ricchi in Italia. L'agevolazione era stata prevista nell'ultima legge di bilancio, ma ora è diventata operativa con tanto di istruzioni dell'Agenzia delle Entrate, che fissa i criteri dell'imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero. Anche questa è concorrenza: la misura punta a “incentivare il trasferimento della residenza nel nostro paese degli high net worth individual”, cioè i super ricchi. Magari stuzzicandoli meglio di Spagna e Regno Unito, che secondo alcune stime potrebbe fronteggiare un'emorragia di persone ad alto patrimonio a causa della Brexit. Questi paesi, del resto, avevano attratto emiri, calciatori e uomini di spettacolo anche per le carezze fiscali.
Il fisco forfettario è rivolto anche ai famigliari dei super ricchi, ognuno dei quali costerebbe 25mila euro in più di tasse in un'unica soluzione. L'agevolazione riguarderà solo chi è residente all'estero da almeno 9 periodi d'imposta negli ultimi 10 anni, si rinnova tacitamente ogni anno e ha una durata massima di 15 anni. La burocrazia non dovrebbe mettersi in mezzo: per richiedere l'adesione è sufficiente barrare l'apposita casella nella dichiarazione dei redditi. Per avere la garanzia di rientrare nei requisiti è anche disponibile la check list dell'Agenzia delle Entrate.
Nell'istanza, oltre ai dati anagrafici, il contribuente dovrà indicare anche “la giurisdizione o le giurisdizioni in cui ha avuto l'ultima residenza fiscale prima dell'esercizio di validità dell'opzione” e “gli stati o territori esteri per i quali intende esercitare la facoltà di non avvalersi dell'applicazione dell'imposta sostitutiva”. Il versamento dei 100mila euro deve essere effettuato in un’unica soluzione, per ciascun periodo di imposta di efficacia del regime, e tassativamente entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte sui redditi.