La manifattura realizza il balzo dell'export migliore dal 2011
I dati diffusi dall'Istat dicono che auto, benzine e prodotti chimico farmaceutici vendono di più in Oriente e nei paesi dell'Europa dell'est
L'export italiano è tornato a crescere, registrando a marzo il balzo migliore degli ultimi cinque anni. I dati sono stati diffusi questa mattina dall'Istat, che ha rilevato un surplus di 5,4 miliardi rispetto a febbraio della bilancia commerciale italiana. Mentre le importazioni sono stazionarie, le esportazioni registrano un aumento del 4 per cento su febbraio e del 14,5 per cento rispetto a marzo del 2016. Un livello di crescita maggiore si ritrova solo a agosto 2011, quando rispetto all'anno precedente era stato del 15,2 per cento in più.
A trainare il risultato sono le vendite verso i mercati extra europei che crescono del 6,5 per cento, mentre l'aumento è più contenuto per le vendite verso i paesi dell'area Ue (+2,1%). Ad apprezzare il made in Italy sono in particolar modo i mercati asiatici, con la Cina che ha importato il 32,3 per cento in più dei prodotti e l'Estremo Oriente, con il 31,1 per cento. Guardando all'Europa i mercati più dinamici sono invece quelli dell'est, con Romania e Polonia che hanno aumentato l'importazione di prodotti italiani rispettivamente del 25,2 e del 24,5 per cento. Tutti i principali raggruppamenti di industrie sono in crescita, a eccezione dell’energia (-7,6 per cento), mentre guardando ai singoli prodotti quelli maggiormente esportati sono i petroliferi raffinati (+47,1 per cento), gli autoveicoli (+28,1 per cento) e gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+22,8 per cento).
Le importazioni, ferme rispetto al mese di febbraio, sono invece in aumento del 16,3 per cento se confrontate con marzo 2016, principalmente per via dei prodotti petroliferi (petrolio greggio e raffinati).