Il pil italiano cresce oltre le previsioni. Prosegue l'estate del nostro contento
Nel secondo trimestre del 2017 il prodotto interno loro fa registrare un +0,4%, che tradotto su base annua vuol dire una crescita tendenziale del +1,5%. La migliore dal 2011. Renzi: “Smentiti i gufi”
Non è una bella estate per il partito del malumore. Per quelli che hanno costruito gran parte del loro successo, anche politico, spiegando che va tutto male e che l'Italia potrà salvarsi solo quando loro, finalmente, prenderanno in mano le redini del Paese. Sono i sovranisti o, se preferite, i populisti. Che però, dopo averci riempito di slogan, ora devono fare i conti con la realtà dei dati.
E i dati ci dicono che, dopo la crescita fatta segnare dalla produzione industriale, arriva anche quella del pil. Nel secondo trimestre, il nostro prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,4% il che vuol dire +1,5% su base annua. Si tratta della crescita tendenziale più alta dal primo trimestre del 2011 quando risultò pari al 2,1%. Ovviamente, stiamo parlando di stime. Anche se la variazione acquisita (cioè il tasso che si registrerebbe alla fine dell'anno nel caso in cui i due prossimi trimestri facessero segnare crescita nulla) è all'1,2%, cioè già oltre l'1,1% fissato dal governo nel Documento di Economia e Finanza. Insomma i dati dell'Ista mostrano una ripresa più forte delle previsioni.
Estate terribile per sovranisti: il pil italiano cresce dello 0,4% nel secondo trimestre 2017, + 1,5% base annua, più alta crescita dal 2011
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) 16 agosto 2017
Nello stesso periodo il pil è aumento in termini congiunturali dello 0,6% negli Stati Uniti, dello 0,5% in Francia e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali l'aumento è del 2,1% negli Stati Uniti, dell'1,8% in Francia e dell'1,7% nel Regno Unito.
Ovviamente soddisfatto, l'ex premier e segretario del Pd, Matteo Renzi.
I dati #ISTAT di oggi smentiscono i gufi. Ma non basta dire che i #millegiorni hanno rimesso in moto l'Italia: ora bisogna andare #avanti
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 16 agosto 2017