Bruxelles mette in guardia l'Italia sugli eccessi del partito della spesa
“La persistenza dell'alto debito pubblico è una ragione di preoccupazione", dice la Commissione Ue
Una nuova valutazione arriverà in primavera, magari dopo le elezioni politiche. Intanto la Commissione europea non cambia il proprio giudizio sul progetto di legge di Bilancio 2018 presentato dall'Italia. Per Bruxelles, che oggi lo ha reso pubblico, può esserci “una deviazione significativa dal percorso di aggiustamento verso l'obiettivo di bilancio di medio termine”.
“Nel caso dell'Italia - si legge nella sintesi del giudizio comunitario - la persistenza dell'alto debito pubblico è una ragione di preoccupazione. La Commissione intende rivalutare il rispetto della regola di riduzione del debito nella primavera 2018”. L'appuntamento dovrebbe essere a maggio. In sostanza quello di oggi è un'allarme cui, in futuro, potrebbe seguire una procedura d'infrazione. Ma il governo ha tempo per intervenire.
In ogni caso fonti del ministero dell'Economia e delle Finanze fanno sapere che, attraverso il dialogo costruttivo con la Commissione, potranno essere chiariti i diversi punti di vista, senza la necessità di ricorrere a ulteriori interventi. Dopotutto, sottolineano le stesse fonti, la Commissione apprezza i risultati del processo di consolidamento dei conti pubblici messo in atto dal governo negli ultimi anni e per il 2018 riconosce la misura dello 0,3 per cento per l'aggiustamento strutturale del rilancio.
Oltre all'Italia anche Belgio, Austria, Portogallo, Slovenia e Francia rischiano di non rispettare le regole su deficit e debito.