La procura di Trani

L'anno zero della procura di Trani

Redazione

Dieci anni d’inchiesta su American Express a caccia di un’usura da due soldi

L’inchiesta sull’American Express è l’anno zero della procura di Trani per come l’abbiamo conosciuta e, per certi versi, ne sarà anche l’epilogo. E’ l’indagine che, nel 2010, ha portato sul palcoscenico nazionale il pm Michele Ruggiero, che nel corso degli anni si è specializzato in inchieste sulle agenzie di rating finite in nulla. All’epoca l’indagine sulle carte “revolving” di AmEx ebbe sviluppi sorprendenti e portò a intercettare e indagare il premier Silvio Berlusconi, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, dirigenti Rai e Agcom per le pressioni contro “Annozero” di Michele Santoro, che andò a testimoniare a Trani circondato dalle telecamere: un caso nazionale finito poi con una serie di archiviazioni. Ora, a quasi dieci anni dall’inizio dell’attività investigativa, va verso la conclusione il processo sul filone principale dell’inchiesta. Il pm Ruggiero – che nel frattempo è diventato il magistrato di riferimento di Forza Italia e M5s per la commissione d’inchiesta sulle banche (anche se il Csm non autorizza la sua nomina a causa di procedimenti disciplinari pendenti) – è giunto alle richieste finali: assoluzione di tutti i cinque imputati per la prescrizione della truffa, mentre per il reato di usura assoluzione di tre dirigenti AmEx e condanna a 1 anno e 8 mesi e a 1 anno e 4 mesi degli altri due. Ovviamente la difesa chiede l’assoluzione di tutti gli imputati. Ma al di là di quale sarà l’esito del processo, sono due gli elementi da sottolineare. Il primo è che la richiesta del pm è inferiore alla pena minima prevista per l’usura (due anni), come a dire: poche prove, poca pena. Il secondo è la cifra della presunta usura: circa 1.000 euro su 10 titolari di carte. Circa 100 euro a testa, in quasi 10 anni di attività giudiziaria. Ma non c’è nessuno che calcola quanto è costato ai contribuenti.

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