Il fatturato dell'industria cresce e ci dice che il rialzo è ormai stabile
Il 5,1 per cento in più di fatturato è il risultato migliore dal 2011. L'anno si chiude bene anche per gli ordinativi e in tutti i settori
Dopo variazioni estremamente basse registrate negli anni scorsi (+0,2 per cento nel 2016, +0,7 per cento nel 2015), il 2017 si rivela l'anno della ripresa per le industrie italiane. Oggi l'Istat ha pubblicato i dati su fatturato e ordinativi del quarto trimestre 2017, che permettono di tracciare un bilancio dell'intero anno: il fatturato medio del 2017 è cresciuto del 5,1 per cento, corretto sulla base degli effetti calendario, la variazione migliore dal 2011. Sull'anno crescono anche gli ordinativi, di cui l'istituto di statistica fornisce il dato grezzo, pari al 6,6 per cento. Entrambi i fattori sono sorretti dall'export – che nel 2017 ha toccato un nuovo massimo storico raggiungendo i 448,1 miliardi di euro – che ha determinato su base annua un aumento del fatturato del 6,1 per cento e degli ordinativi del 6,5 per cento. Ma anche la ripresa della domanda interna ha contribuito a stabilizzare il rialzo, determinando una crescita di fatturato del 4,6 per cento e di ordinativi del 6,6 per cento.
Dicembre è il terzo consecutivo di rialzi, con un incremento congiunturale del 2,5 per cento. Così l’indice destagionalizzato dei ricavi arriva a quota 110, il livello più alto da ottobre 2008.
Il fatturato, sia a dicembre che su tutto l'anno, cresce in tutti i raggruppamenti principali di imprese. Il risultato migliore è nel settore dell'energia, che nel 2017 cresce del 13 per cento, seguito dai beni intermedi (chimica, apparecchi elettrici, tessile) +7,4 per cento. Ma vanno bene anche gli altri comparti: dai beni di consumo durevoli (elettrodomestici, mobili, motocicli) che registrano nel 2017 +3,7 per cento, a quelli non durevoli (prodotti alimentari e bevande, industrie farmaceutiche), in crescita del 2,2 per cento, e i beni strumentali +3,5 per cento (macchine e motori, autoveicoli).