Ecobonus e sismabonus, un'occasione per rigenerare le nostre città
Rebecchini (Acer): “Il nostro patrimonio abitativo evidenzia una situazione molto delicata. A Roma oltre il 90% degli edifici è stato realizzato prima che il territorio fosse classificato a rischio sismico”
È bastata una scossa. Magnitudo 4.6 con epicentro a Muccia, piccolo comune del Maceratese. Una scossa che, come ha spiegato l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ricade “nell'area della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l'evento di magnitudo 6.0 avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli (Rieti) e culminato con l'evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo 6.5”. Una lunga scia di scosse che mostra come, nonostante siano passati quasi due anni, i cittadini siano ancora costretti a vivere in uno stato di costante insicurezza.
Anche perché il problema, ancor prima degli eventi sismici, è la condizione del nostro patrimonio immobiliare. “La composizione dello stock abitativo sul nostro territorio - spiega il presidente dell'Associazione dei costruttori edili di Roma e provincia (Acer), Nicolò Rebecchini - evidenzia una situazione molto delicata. Difatti a livello provinciale il 65% di questo è stato realizzato prima che il territorio fosse classificato a rischio sismico. A Roma il dato supera il 90% in quanto è stato classificato ancora solo recentemente (2008). Quindi molto importanti le agevolazioni fiscali messe in campo con i 'sisma bonus'. Questo non solo sotto il profilo prioritario della messa in sicurezza del patrimonio immobiliare esistente, ma anche, non secondariamente, per innescare quei processi di rigenerazione delle città che da tempo tutti ritengono non più rinviabili”.
Non a caso, proprio su questo tema, Acer ha organizzato a Roma un seminario. Un'occasione per far conoscere il funzionamento delle agevolazioni fiscali introdotte dalla legge di Bilancio 2017, il “sismabonus” e l'“ecobonus”, ma anche per sensibilizzare le imprese di costruzioni, i professionisti e gli amministratori di condominio sulle novità che, a partire da queste agevolazioni, possono essere introdotte. L'obiettivo è semplice: dare avvio a un piano di riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano.
Per rendere ancora più facile l'utilizzo di questi bonus Ance e Deloitte hanno creato una piattaforma per permettere l'incontro, in un ambiente sicuro, i titolari del credito di imposta con i potenziali investitori. In questo modo si punta a risolvere il problema di liquidità dei condomini e delle imprese, facilitando l'intervento del sistema bancario e garantendo sicurezza agli investitori interessati dei crediti di imposta.